Ferisce con una coltellata alla gola un ristoratore: catturato dai carabinieri

E’ stato ferito con una coltellata alla gola che per fortuna non gli è stata fatale: un ristoratore di Ceglie Messapica, Antonio Dellisanti, 47 anni, è stato dimesso dall’ospedale di Brindisi con alcuni punti di sutura.
A ferirlo è stato Silvano Pugliese, 49 anni, anch’egli di Ceglie Messapica, già noto alle forze dell’ordine.
I carabinieri della Stazione locale di Ceglie Messapica con i carabinieri del Nor, al comando del tenente Alberto Bruno della Compagnia di San Vito dei Normanni, lo hanno rintracciato poco dopo, quando, cambiatosi d’abiti, camminava per le vie del centro storico della città.
L’episodio è avvenuto intorno alle 2 di notte ed è stata conseguenza di un’accesa discussione degenerata nella coltellata: il movente è il mancato pagamento da parte del ristoratore di due mensilità alla convivente dell’aggressore, N. S. anch’ella di Ceglie Messapica.
La donna lavora alle dipendenze della vittima con un contratto part-time.
La notte scorsa, vista la pioggia, Pugliese si è diretto verso il ristorante per accompagnarla a casa con l’ombrello dopo che ha terminato il suo turno di servizio.
Giunto nei pressi del ristorante, brandendo con una mano l’ombrello e con l’altra il coltello a serramanico già aperto, ha incrociato la compagna che intuendo le intenzioni dell’uomo ha cercato di dissuaderlo invitandolo a tornare a casa.
La loro discussione a voce sostenuta ha attirato l’attenzione del titolare che è uscito fuori per accertarsi cosa stesse accadendo. Pugliese è passato alle vie di fatto: prima minacciandolo per il mancato pagamento delle mensilità e poi colpendolo con un fendente al collo.
L’aggressore si è allontanato momentaneamente dal locale per poi tornarvi dopo pochi minuti, dove la vittima si era rifugiata per ricevere i primi soccorsi, e ha continuato a minacciarlo gesticolando con l’ombrello che brandiva, tentando di estorcergli il denaro di cui la compagna era creditrice.
L’arrestato poi si è subito recato nella sua abitazione distante poche centinaia di metri dal locale pubblico, si è cambiato d’abito, ha collocato il coltello utilizzato su di una mensola della cucina ed è nuovamente uscito di casa.
I carabinieri, nel corso della perquisizione nella sua abitazione, hanno rinvenuto il coltello e hanno attivato le ricerche dell’uomo che hanno rintracciato nel centro storico di Ceglie Messapica, in piazza Risorgimento, dove lo hanno tratto in arresto.
Silvano Pugliese, già nel 2006 era stato arrestato per tentato omicidio sempre per accoltellamento, nei confronti di Antonio C. ex gestore di un laboratorio di capi d’abbigliamento , datore di lavoro della ex moglie nei confronti del quale ella vantava un credito di 4-500 euro.
Inoltre, nel 1994 era stato accusato per il feroce duplice omicidio della madre, Donata Balsamo, e del suo compagno, Giovanni Caliandro, morti carbonizzati nel trullo di proprietà a Ceglie Messapica. Ma l’inchiesta si concluse con il suo prosciogilmento.
Pugliese, arrestato per tentato omicidio, estorsione aggravata, porto abusivo di arma da taglio e lesioni personali, è stato trasferito presso la casa circondariale di Brindisi

Fabiana Agnello