“Stiamo già abbondantemente fuori tempo ma cerchiamo di ottimizzare quello che è rimasto per tentare di raggiungere l’obiettivo finale”: Massimo Ferrarese, da cinque mesi commissario straordinario di governo per i Giochi del Mediterraneo 2026, prosegue una scalata impegnativa non solo dovuta ai ritardi accumulati in quattro anni dal Comitato organizzatore che è stato poi commissariato, ma anche perché la struttura di coordinamento degli eventi sportivi risulta tuttora monca.
“Per accelerare i tempi ho presentato relazione e programma degli interventi individualmente ai soggetti interessati – spiega Ferrarese – in attesa di potermi muovere avendo come riferimento una struttura collegiale che possa supportare l’organizzazione logistica”.
Ferrarese, come mai non ha atteso il definito assetto del Comitato organizzatore?
“Perché era necessario anticipare i tempi, dovendo affrontare ristrutturazioni e decine di nuove costruzioni molto impegnative, di strutture imponenti come gli stadi di Taranto e di Lecce, ma anche il centro polivalente Amatori Ricciardi, la piscina D’Ayala e il centro nautico Torpediniere a Taranto. In questi mesi, nonostante non avessi a disposizione alcun progetto, ho tentato di recuperare tutto il tempo possibile, anche nei giorni di ferragosto. “Certo è che i Giochi sono stati assegnati a Taranto nel 2019 e che in quattro anni non è stato fatto nulla di concreto”.
Il governatore Emiliano, dopo aver ricevuto relazione e il programma degli interventi ha sollevato due questioni: la necessità di ulteriori 50 milioni di euro per completare alcuni impianti, la rimodulazione di alcune strutture da realizzare a Taranto tra cui lo stadio Iacovone e l’esclusione della New Arena di Brindisi.
“Per quanto riguarda gli interventi finanziari, si tratta di una valutazione che spetta al governo. Il ministro Fitto ha già dimostrato una grande sensibilità in questi mesi ed è determinato a fare tutto il possibile per ottimizzare le risorse e siamo già arrivati a circa 275 milioni. Per quanto riguarda la scelta degli impianti inseriti nel Masterplan, non ho assunto alcuna decisione personale ma mi sono rifatto esclusivamente alle proposte che mi sono state formalizzate dai sindaci. Nel caso di Brindisi, così come poi deliberato dalla giunta comunale, sono stati richiesti un intervento di ristrutturazione e ammodernamento dello stadio Fanuzzi e di ottimizzazione della viabilità d’accesso ed un nuovo parcheggio al pala Pentassuglia. Progetti che sono stati inseriti nel mio programma delle opere esattamente nei termini in cui sono stati proposti”.