Finta veggente accusata di truffa: pena aumentata in appello per Paola Catanzaro

La Corte d’Appello di Lecce ha aumentato a sette anni di reclusione (dai sei anni e sei mesi comminati dal Tribunale di Brindisi nel 2021) la condanna della finta veggente Paola Catanzaro (nota anche con il nome d’arte di Sveva Cardinali) riconoscendola colpevole del reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata.
Condanna ridotta, invece, a quattro anni e otto mesi (erano cinque) il marito di Catanzaro, Francesco Rizzo, e a un anno e dieci mesi per i complici Giuseppa Catanzaro (sorella di Paola, condannata a tre anni in abbreviato), Giuseppe Conte, Anna e Stefania Casciaro. Anna Picoco è stata invece condannata a un anno e due mesi. Sono state dichiarate estinte per prescrizione le truffe commesse entro il dicembre 2015.
Saranno stabiliti in sede civile gli importi delle condanne per le persone offese costituitesi parti civili.
Catanzaro (nata Paolo), dichiarando di essere testimone di apparizioni della Madonna, che le affidava messaggi e la rendeva capace di poteri curativi, aveva convinto centinaia di persone in tutta Italia a consegnarle cospicue somme di denaro in cambio di previsioni e preghiere di affidamento. Poco prima del processo di primo grado le erano stati sequestrati benissimo per più di quattro milioni di euro.
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