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Foggia, denunciò diffusione di sue false foto pornografiche: primi indagati nell’inchiesta

La Procura della Repubblica di Foggia ha iscritto alcune persone nel registro degli indagati con riferimento all’inchiesta aperta a seguito della denuncia della 19enne Arianna Petti, vittima di diffusione di false (nel senso di modificate) immagini pornografiche affisse su alcuni muri della città dauna: a confermarlo è il legale della giovane, Fabio Verile.
Gli indagati risponderebbero di diffamazione e atti persecutori e i loro dispositivi elettronici (telefoni cellulari e computer) sarebbero già stati sottoposti a sequestro.
Il PM titolare dell’inchiesta avrebbe nominato un perito per l’analisi dei dispositivi, da svolgersi con accertamento tecnico non ripetibile, alla ricerca di elementi utili a stabilire le responsabilità.
La vicenda è iniziata nel maggio scorso, quando, vicino all’abitazione della ragazza e alla parrocchia da lei frequentata, sono comparse le sue prime foto artefatte, successivamente scambiate anche su alcune chat private, accompagnate anche dalla diffusione di dati sensibili, come l’indirizzo e il numero di telefono.
A luglio e a settembre Arianna Petti, con un video postato sui social, ha reso pubblica la sua vicenda denunciando i fatti alla Polizia di Stato.
Marina Poci