Il Tribunale di Brindisi ha condannato per il reato di falso quattro imprenditori delle province di Padova e Catania accusati di aver realizzato quattro impianti fotovoltaici senza le prescritte autorizzazioni. Gli imprenditori, Pierangelo Valerio, Carlo Cotogni, Guido Cassella e Marco Soranzo, amministratori e tecnici delle società Energiamica, Ergon, Verdenergia e XP2, oltre ai tre mesi di reclusione, con pena sospesa, sono stati condannati a risarcire di 40 mila euro il Comune di San Pietro Vernotico. Dalla stessa accusa sono stati assolti «per non aver commesso il fatto» gli imprenditori di Rovigo Renzo e Lorenzo Moro e il proprietario dei terreni Federico Ninivaggi di Altamura, difeso dagli avvocati Gaetano Castellaneta e Anna Maria Ciardo.
Tutti gli imputati sono stati assolti «perché il fatto non sussiste» dalle ipotizzate violazioni urbanistiche legate al cambio della destinazione agricola del terreno, mentre sono stati dichiarati prescritti gli abusi edilizi per la realizzazione dei quattro impianti, commessi fra il 2008 e il 2011. Secondo l’accusa, per eludere la procedura prevista per il rilascio dell’autorizzazione unica regionale, gli imputati avrebbero artificiosamente suddiviso l’impianto in quattro distinte centrali di potenza inferiore, formalmente intestate ad altrettante diverse società ma facenti capo alla medesima proprietà.