Nel corso della mattinata di sabato scorso, 24 maggio, personale del Commissariato di Polizia di Stato di Gallipoli ha tratto in arresto in flagranza di reato un avvocato 61enne del posto, Domenico Ciccarese, ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori aggravati dall’utilizzo di strumentazione informatica, violazione di domicilio aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere, tutti compiuti nei confronti di una donna della quale si era invaghito nel corso delle settimane precedenti.
L’arresto dell’uomo è stato portato a termine quando, dopo una serie di episodi susseguitisi nei giorni precedenti, l’uomo si era introdotto nel cortile di casa della donna a bordo della propria autovettura, approfittando dell’apertura del cancello automatico che la vittima aveva azionato dovendo accompagnare i suoi tre bambini a scuola.
La donna ha poi denunciato che negli ultimi periodi l’uomo, che conosceva solo di vista, aveva iniziato a importunarla ostinatamente ponendo in essere in maniera progressiva atti persecutori consistiti in appostamenti e reiterate irruzioni presso il luogo di lavoro. A questo si aggiunga che aveva iniziato a inoltrarle messaggi e avance dal tenore petulante, destinati persino ai familiari della donna, tramite l’applicazione Facebook. In una circostanza, pochi giorni fa, l’uomo si era addirittura introdotto nell’ufficio ove la vittima svolgeva attività lavorativa, manifestando la sua ossessione per la donna che per lo spavento è stata colta da uno stato d’ansia ed accompagnata in ospedale.
La spirale persecutoria si è conclusa sabato mattina, allorquando la donna ha visto improvvisamente introdursi l’uomo nel cortile di casa a bordo della propria autovettura e, terrorizzata dallo spiacevole incontro, ha emesso delle urla che aveva hanno richiamato il proprio compagno che ha messo al sicuro la donna con i bambini e ha bloccato l’uomo fuori fino all’arrivo della volante.
Gli agenti, sopraggiunti tempestivamente su indicazione della centrale operativa, hanno constatato la presenza dell’uomo che, noncurante dell’accaduto, è rimasto nel giardino di casa, brandendo delle pietre rimediate nelle vicinanze.
Dopo la sua identificazione e a conclusione di una perquisizione compiuta all’interno dell’auto, che ha consentito di rinvenire due coltelli da cucina posizionati sul tappeto anteriore lato passeggero e di un bastone di ferro detenuto nel bagagliaio, l’uomo è stato accompagnato in ufficio per gli incombenti investigativi del caso, al termine dei quali è stato arrestato dalla Polizia di Stato e su disposizione del PM di turno collocato agli arresti domiciliari.