Nonostante fosse già stato ammonito dal Questore di Lecce nell’estate del 2019, aveva ricominciato a perseguitare la donna con la quale aveva avuto una relazione extraconiugale, anche nei pressi dell’abitazione del nuovo compagno: per questo, nei confronti di un 50enne salentino, è scattata la denuncia che ha portato poi al processo per atti persecutori.
Dopo la condanna in primo grado a luglio del 2021, l’uomo aveva appellato la sentenza che però, la settimana scorsa, è stata confermata con una condanna a 18 mesi di reclusione.
L’uomo, dopo la fine del rapporto, telefonava ripetutamente alla sua ex, anche di notte, la insultava, la pedinava, e si appostava per controllarne gli spostamenti. In una occasione l’ha anche aggredita verbalmente all’interno di un distributore di carburanti, aprendo lo sportello della sua auto, impedendole di ripartire e insultandola alla presenza di altre persone.
L’episodio è stato reso noto oggi, 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale dei Diritti delle Donne, dalla Questura di Lecce, che ha precisato che dal primo gennaio a oggi sono stati emessi 24 ammonimenti questorili, mentre nel corso di tutto il 2023 erano stati 17.
L’incremento è dovuto all’entrata in vigore della legge “Roccella”, che rafforza la normativa sul cosiddetto “Codice Rosso” ed estende l’ammonimento per “condotte di violenza domestica” a ulteriori reati, consumati o tentati, tra cui la violenza privata, la minaccia aggravata e gli atti persecutori.
Ricordiamo che l’ammonimento è un provvedimento consistente nell’invito, senza limite di tempo, a tenere immediatamente una condotta conforme alla legge e a cessare qualunque comportamento vessatorio persecutorio o condotta violenta, fisica, psicologica, verbale o economica nei confronti della vittima. Può essere richiesto dalla persona offesa qualora non si ancora stata sporta denuncia-querela. In caso di reiterazione della condotta per cui si è ottenuto il provvedimento del Questore, è prevista la procedibilità d’ufficio per i reati contestati.
Marina Poci
(nell’immagine, il segnale internazionale di richiesta di aiuto per le donne vittime di violenza)
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