C’è fiducia che tutto possa risolversi velocemente ed efficacemente: così si è espresso il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci a proposito dell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo del cui consiglio direttivo è presidente pro tempore.
“Inutile recriminare sui ritardi e sulla gestione passata del masterplan di Taranto 2026. Adesso bisogna ripartire di gran lena, in unità e rispetto tra le parti istituzionali, nell’esclusivo interesse di Taranto, del mondo sportivo e della reputazione dell’intero Paese, ha dichiarato Melucci.
Atmosfera più rilassata e rapporti improntati alla cortesia istituzionale a tutti i livelli di interlocuzione, dunque, tra amministrazione comunale, Regione Puglia e Governo, dopo un periodo di maretta.
Le recenti vicende giudiziarie pendenti presso il Tribunale di Bari, che hanno provocato l’interdizione dai pubblici uffici per un anno dell’ingegner Elio Sannicandro, direttore generale, hanno rimescolato le carte, con ciò determinando la necessità di ricostruire su basi completamente nuove il comitato organizzativo. Melucci ha incontrato ieri, 9 novembre, in uno studio notarile romano, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, proprio per mettere a punto giuridicamente i meccanismi di funzionamento degli organi (assemblea di indirizzo e consiglio direttivo) e i relativi rapporti interni.
La procedura prevede contestualmente lo scioglimento del comitato esistente e la riformulazione della sua governance, con il trasferimento di tutte le obbligazioni, i negozi e i rapporti di lavoro in capo al costituendo organo di nuova formazione. Il primo dato che emerge è la maggiore partecipazione di figure di provenienza statale a discapito delle presenze locali.
Tornano, con i loro rappresentanti, il Ministero dello Sport e il Ministero Affari europei, Sud, Coesione e Pnrr. Entra nel comitato direttivo Massimo Ferrarese, commissario straordinario che il Governo Meloni aveva nominato a giugno per sbloccare l’iter organizzativo incagliatosi. Si tratta di una presenza importante, giacché è proprio il commissario che dovrà interloquire con il comitato internazionale, al quale entro il 20 novembre dovrà essere sottoposto il nuovo masterplan dei Giochi, comunque già approntato. La questione più urgente da affrontare riguarda, in ogni caso, la costruzione e la ristrutturazione degli impianti sportivi, per i cui appalti si è ancora in forte ritardo. Il sindaco di Taranto ha sottolineato la necessità di attribuire poteri speciali al commissario per la gestione delle complesse procedure di gara, “una via obbligata a due anni e mezzo dalla cerimonia d’apertura”. L’idea di Ferrarese, secondo quanto trapela, sarebbe quella di chiedere all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, la possibilità di ricorrere alla procedura negoziata per gli appalti sopra soglia, per bypassare la fase del lancio del bando europeo, per sua natura più dispersivo, e permettere all’ente appaltante di operare direttamente una cernita di imprese con le quali contrattare sulle migliori condizioni contrattuali.
Quanto ai nominativi dei nuovi componenti del comitato organizzativo, è possibile che resti anche Carmine Pisano, già direttore generale del Comune di Taranto, cui è toccato ad interim il ruolo dell’interdetto Sannicandro. Sugli altri nomi al momento non trapelano indiscrezioni. “Credo oggi sia la giornata della costituzione del nuovo soggetto che vedrà presenti tutte le componenti ma con una formula diversa. Dove il governo non sarà presente solo per le risorse finanziarie ma anche per le rappresentanze del ministro Fitto e del sottoscritto”, ha affermato il ministro dello Sport Abodi.