Il corpo di un imprenditore agricolo di 34 anni, Matteo Vergura, è stato ritrovato senza vita nella tarda serata di ieri, 30 novembre, nei pressi del cancello di una masseria sita in località Morte Bosco, nelle campagne di Monte Sant’Angelo, nella quale aveva trascorso parte della serata con un gruppo di amici.
Sono stati proprio loro a ritrovare il corpo che, a quanto si apprende, presentava vistose lesioni alle gambe: se in un primo momento si era ritenuto che Vergura fosse stato aggredito da animali selvatici, forse lupi o cinghiali, mentre lasciava la struttura, l’ipotesi più plausibile, con il passare delle ore, è che l’uomo si sia accidentalmente sparato nel tentativo di difendersi dagli animali. Il suo fucile, infatti, è stato ritrovato a qualche metro di distanza dal corpo.
Sul fatto sono in corso indagini da parte dei Carabinieri.
L’uomo, molto conosciuto in paese per via delle sue attività di volontario in una storica associazione di tradizioni popolari, era sposato e padre di un bambino piccolo; in base alle informazioni trapelate, aveva vinto un concorso come impiegato nell’Acquedotto Pugliese e, proprio nella giornata di domani, 2 dicembre, avrebbe dovuto eseguite le visite mediche propedeutiche all’inizio dell’attività lavorativa, fissata il 16 dicembre presso la sede di Vico del Gargano.
Marina Poci
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