Giuseppe De Magistris, carabiniere gentiluomo

Inizio a scrivere questa nota, il mattino del 3 settembre, 37° anniversario dell’uccisione del Generale dei Carabinieri nonché prefetto di Palermo, Carlo Alberto Dalla Chiesa e sua moglie Emanuela Setti Carraro. Nell’attentato, rimase gravemente ferito l’agente di polizia Domenico Russo alla guida dell’auto di scorta che morirà dodici giorni dopo.
Il 3 settembre è data topica per la storia civile italiana.
Qualche ora dopo l’uccisione, sul luogo dell’eccidio apparve una scritta anonima che denunciava: “Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”.
È dovere civile ricordare, seppure succintamente il più famoso Carabiniere d’Italia, per introdurre il protagonista di questa nota che è il Colonnello Giuseppe De Magistris, Comandante per la Provincia di Brindisi, dell’Arma dei Carabinieri, che lascia il nostro territorio per una destinazione prestigiosa, a Vicenza per dirigere il CoEspu, Centro di eccellenza per le Unità di polizia di stabilità.
Dopo aver frequentato per tre anni la Scuola Militare Nunziatella di Napoli, il Colonnello Giuseppe De Magistris è stato ammesso al biennio dei corsi regolari dell’Accademia Militare di Modena. Promosso sottotenente, ha poi frequentato per due anni la Scuola Ufficiali dei Carabinieri di Roma. Presso la Scuola Allievi Carabinieri di Benevento ha svolto attività d’insegnamento. Nell’agosto del 1994, al Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile di Trapani. Due anni dopo raggiunge la Sardegna, a Ghilarza (OR), dove ha retto il Comando della locale Compagnia. Nel 1999 è in Campania a Sant’Angelo dei Lombardi (AV), al comando di analogo Reparto, che regge anche a Rimini, dal 2001 al 2005. Dal 2005 al 2008 è stato Comandante della Compagnia internazionale di Polizia Militare dell’Headquarters Support Group del Quartier Generale delle Potenze Alleate in Europa (Supreme Headquarters Allied Powers in Europe – SHAPE di stanza in Belgio) e, a doppio cappello, Deputy NATO Provost Marshal nella cellula J3 “operazioni” di quel Quartier Generale.
Dal settembre 2008 all’ottobre 2010 è stato presso l’ufficio Piani e Polizia Militare del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, dove sovrintende alle attività svolte dall’Arma nell’ambito delle missioni di mantenimento della pace e di cooperazione militare di polizia. In tale contesto, tra l’altro, nel 2010, ha svolto anche le funzioni di segretario del Comitato Interministeriale di Alto Livello della Forza di Gendarmeria Europea (EUROGENDFOR). Dal 2008 al 2010, ha retto l’incarico di Vice Capo della Sala Operativa del Comando Generale, per poi assumere il Comando dei Corsi di Formazione presso la Scuola Ufficiali Carabinieri della Capitale. Annovera esperienze operative all’estero in diverse operazioni in Kosovo e Bosnia, in seno a reggimenti “MSU” (Multinational Specialized Unit) a guida Arma, nonché in Iraq e Afghanistan. Trasferito successivamente in Calabria, ha retto il comando del Gruppo dei Carabinieri di Locri (RC) dal 2013 al 2015, reparto che ha lasciato per trasferirsi a New York (USA) presso il Dipartimento di Operazioni di Mantenimento della Pace delle Nazioni Unite. “Transnational organized crime expert” nell’ambito della Police Division “nell’Office of Rule of Law and Security Institutions”.
Dal settembre 2017 è a Brindisi, dove ha portato grande contributo alla lotta alla criminalità, e nella fase di prevenzione e controllo, ma anche raggiungendo elevati traguardi investigativi. Alla sua marca distintiva, di professionista, De Magistris, ha aggiunto, alla sua missione, un valore aggiunto con la sua presenza che si è sempre distinta per la grande disponibilità ed attenzione, offrendo la sua persona in ogni circostanza richiesta, ma soprattutto nelle scuole, nelle quali ha sostenuto un’attività di costante presenza al fianco dei giovani. La sua è stata testimonianza dei valori saldi e profondi caposaldi della nostra convivenza civile. La sua è stata presenza autorevole ma gentile, inflessibile ma sempre letta con grande entusiastica stima.
Lo ricordo, durante un momento celebrativo, nel quale ha suggestionato i bambini ed i ragazzi presenti, raccontando loro dell’importanza del tricolore e che la bandiera raccoglie in sé tutti i sacrifici, tutti i dolori, ma anche le gioie e le speranze di un popolo intero. “La bandiera italiana, non deve mai toccare la terra. La bandiera italiana deve essere sempre tenuta in alto!”. Aveva colto tra i ragazzini qualche cenno di stanchezza e qualcuno la sua bandierina l’aveva poggiata a terra.
Tra gli applausi e lo sventolio dei tantissimi tricolori, anche quei ragazzini distratti si erano ripresi e non sentendosi accusati, ma sollecitati, sventolando le loro bandierine, parteciparono con gli altri alla corale presa di coscienza. Le parole del Colonnello De Magistris, avevano colpito nell’animo ogni ragazzino.
Ora lascia Brindisi, per un incarico che lo vedrà, ancora una volta, costruire condivisione internazionale per la costruzione di ponti di dialogo e di pace. Con lui porta un bagaglio di enorme capacità professionale, ma anche la sua matura esperienza di educatore civile a cui non farà certo mai mancare la gentilezza del suo sorriso.