Un ventenne residente nel Brindisino è stato arrestato dalla Compagnia Carabinieri di Fasano su ordine della Procura per i Minorenni di Lecce per il reato di violenza sessuale pluriaggravata ai danni di una minore. L’arresto è stato eseguito grazie alle indagini condotte dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Fasano, che hanno portato alla luce gli abusi sessuali perpetuati dal ventenne nei confronti della piccola a partire dal 2018, quando il giovane aveva quindici anni e la vittima soltanto cinque anni.
Gli episodi di violenza sessuale sono stati perpetrati prevalentemente in orario serale o notturno, ogni volta che la minore si trovava da sola con il parente. Non solo all’interno dell’abitazione in cui il giovane abitava e che la piccola frequentava durante il fine settimana, ma anche allorquando la vittima si trovava in macchina con l’arrestato per essere accompagnata da altri parenti. Gli abusi sono stati commessi per anni e dal contenuto sempre più invasivo, consumati in tutte le occasioni in cui la minore restava da sola con il parente.
La denuncia della madre della bambina sporta presso i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Fasano ha dato il via alle indagini che hanno portato all’arresto del ventenne. Le dichiarazioni della bambina hanno consentito di accertare in maniera meticolosa e tombale il raccapricciante vissuto della piccola posto in essere ad opera del congiunto. La bambina ha denunciato con dovizia di particolari tutto quanto era stata costretta a fare ed a subire con la minaccia di non raccontare nulla a nessuno, cui aveva fatto seguito il sentimento di paura e di vergogna per quanto accadeva e che di fatto avevano consentito all’uomo di reiterare, indisturbatamente, le sue perversioni ai danni della congiunta nella certezza che la stessa non avrebbe mai parlato.
L’arrestato con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della persona offesa ed approfittando delle innumerevoli occasioni in cui quest’ultima dormiva a casa della nonna paterna, commesso numerosi atti sessuali con una minore, alla quale risulta legato da rapporto di parentela. I gravissimi episodi di violenza sessuale, reiterati per anni e dal contenuto sempre più invasivo, sono stati commessi a partire dall’anno 2018, fino al mese di giugno 2022, epoca in cui la piccola aveva nove anni e risultano aggravati dall’aver commesso il fatto nei confronti di una persona dapprima minore degli anni dieci e poi degli anni quattordici, nonché con con abuso di relazioni domestiche, essendo l ‘uomo parente della minore e con abuso del rapporto di coabitazione, oltre che di avere commesso il fatto in danno di un soggetto in condizioni di minorata difesa, in ragione della minore età. Trattandosi di episodi commessi per più anni da parte di un soggetto dapprima minorenne (dall’anno 2018 fino al mese di novembre 2021) e poi maggiorenne, per gli abusi sessuali commessi dal giovane adulto da maggiorenne (per il periodo dal mese di novembre 2021 al mese di giugno 2022), procede la Procura ordinaria. Le indagini nascevano dalla denuncia della madre della piccola sporta presso i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Fasano a seguito della rivelazione effettuata dalla bambina ad altra parente, per poi proseguire con attività di riscontro comprensive dell’ascolto della minore in sede di incidente probatorio.
Al termine delle formalità di rito l’indagato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Brindisi.