Il Centro Anziani verso le elezioni: “Siamo pronti a servire la città”

Era il 10 ottobre 2017, quando questo giornale ospitava la voce dei tesserati al Centro di Aggregazione Anziani del Centro polifunzionale del Comune di Brindisi, al quartiere Bozzano. Allora si rivolsero a noi per far giungere al Commissario prefettizio, la loro voce e le richieste di far riaprire e mettere in funzione il luogo di aggregazione dell’Assessorato ai Servizi Sociali, piagato da diverse anomalie, che avevano portato alla chiusura del centro.
Ad un anno esatto, i fruitori del centro ci chiedono ascolto. L’incontro è fissato nella sala da tè di un lussuoso bar del quartiere Santa Chiara. Arrivo all’appuntamento, con qualche minuto di ritardo e con sorpresa a rappresentare gli oltre 500 iscritti, che versano poco più di 52 euro l’anno, oltre 5 euro per la tessera ad un Ente di promozione Sportiva ai fini assicurativi, per usufruire dei servizi del Centro, trovo, Cosimo Signorile, Adolfo Galluzzo, Angela Stano, Anna Ciola, Concetta Stano, Cornelia Canario, Arturo Romolaccio Giancarlo Saponaro, Sabino Dell’Aquila, Giuseppe Barzellogna, Stella Cesi, Daiana Carella, Doretta Petese, Lillino Gargaro, Teresa Biasco, Franco Raho e Cosimo Solazzo.
Ad un anno di distanza i cancelli del centro polivalente sono aperti, ma gli utenti vogliono dare voce ad un disagio diffusamente sentito
Le prestazioni offerte dal Centro di Aggregazione degli Anziani – si legge nel Regolamento per il funzionamento dei Centri Sociali polivalenti per gli anziani residenti nel comune di Brindisi – garantiscono il principio della partecipazione ed operano il continuo adeguamento alle esigenze delle persone anziane.
Il regolamento è stato approvato dal Commissario Santi Giuffrè il 9 maggio 2018. Nella relazione introduttiva del Settore Servizi Sociali, a firma del Dr. Costantino del Citerna si legge: “L’applicazione di detto regolamento ha evidenziato punti di criticità, a causa di previsioni procedurali poco snelle. Pertanto l’ufficio Servizi Sociali ha proceduto a rivedere il regolamento in parola, al fine di rendere detto strumento idoneo a venire incontro ai bisogni espressi dagli anziani”. Il testo prosegue affermando che: “i Centri per gli anziani offrano ai frequentanti l’opportunità i momenti comunitari per favorire e migliorare la qualità della vita, per il raggiungimento individuale e collettivo del benessere ed operare nella ricerca continua di una risposta ai bisogni delle persone della terza età”.
I principi generali richiamati nel regolamento del 2018 a firma del Commissario Giuffrè, sono i medesimi, del regolamento approvato dal commissario prefettizio al comune di Brindisi, dott. Castelli il primo giugno del 2016, mi fanno rilevare all’unisono i presenti, che non difettano certo di memoria.
Il regolamento definisce bel 11 indirizzi d’intervento, l’intera sfera delle opportunità e proposte che giungono da una platea di cittadini che resta zoccolo duro, vero presidio, contro la deriva della partecipazione e della condivisione sociale.
I frequentatori sono giovanili pensionati autosufficienti, desiderosi di non restare ai margini della società e che rappresentano una risorsa eccezionale per le generazioni future. Non navigano nell’oro, il reddito medio di chi partecipa non è alto si attesta al di sotto delle mille euro, non c’è da scialacquare, ma da dimostrare che la vita è belle ben oltre gli interessi finanziari, ben oltre le differenze di censo, lo si percepisce dalla forte condivisione di uno stile di vita salutare e desideroso di partecipare. Fare gite, , conoscere il territorio, i suoi luoghi, partecipare a spettacoli teatrali ed avvenimenti culturali in città, partecipre a corsi di educazione ludico-motoria, promuovere e conservare i valori della tradizione e della cultura, promuover la programmazione di attività ricreative, ma anche la partecipazione a forme di volontariato sociale, sarebbero indirizzi ed obiettivi che l’Amministrazione prevede ancora nel nuovo statuto essere condivisi con gli associati, per il tramite di un comitato di gestione, composto da 9 persone presieduto dal Sindaco e di cui fanno parte tre rappresentanti dei sindacati dei pensionati oltre 5 eletti dall’assemblea dei soci iscritti al Centro di Aggregazione.
Durante la passata gestione ombre e poche luci, hanno reso difficile il rapporto tra i fruitori del servizio e gli uffici dell’Assessorato, atteso che, mi dicono a più voci, che era praticamente verificare gli appuntamenti per la riunione del comitato di gestione e delle stesse assemblee. Non è tato possibile avere contezza della contabilità delle entrate e delle uscite. Persino la precarietà di alcuni locali del Centro, come l’ascensore o gli stessi bagni, per non parlare del sistema di condizionamento dell’aria, ha trovato non poche difficoltà di dialogo. Ma i signori che mi parlano, intendono soffermarsi su un valore particolare che è stato messo a margine e che se non rimesso al centro del dialogo con l’amministrazione, finirà col rendere sempre meno entusiasta la partecipazione. “Siamo brindisini, orgogliosi di esserlo – scandiscono la frase tutti insieme – Amiamo la nostra città e vorremmo restare utili”.
Nell’incontro dello scorso anno ricordo ai presenti che fu fatto un appello al Commissario: allora diceste:“Ci mettiamo la faccia, siamo persone che non mascherano la loro voglia di vivere e di godersi qualche ora, ma nel pieno convincimento di essere parte attiva di una società, di cui ci sentiamo cittadini, facciamo domande rispettose perché ci vengano offerte risposte certe e chiarificatrici. Voglio precisare che per l’anno 2017 sono state stanziate, così come previsto con delibera del Comune di Brindisi cifre economiche importanti per la gestione e la ristrutturazione del Centro, oltre a quelle di partecipazione degli iscritti. Di tutto questo non vi è la minima trasparenza dei bilanci di gestione, perciò l’intervento dell’autorità commissariale al fine di riportare all’interno della struttura tranquillità e funzionalità”.
Da qualche mese è stata varata la nuova giunta comunale, ci sono novità? Risponde per tutti il Sig. Cosimo Signorile, che accenna ad un approccio con l’assessore Rita Ortenzia De Vito, che “pareva aver dato un’impronta nuova e carica di speranza, ma siamo rimasti colpiti dalle sue dimissioni”.
Il prossimo 8 novembre saranno celebrate le elezioni per il nuovo comitato di gestione. Tutti gli iscritti al Centro in regola col pagamento del contributo annuale, potranno esercitare il diritto di voto esprimendo due preferenze. All’albo del Centro di Aggregazione di Bozzano troneggia un foglio su cui, come da regolamento è affisso il nome dei richiedenti il voto. Sono 9 e compongono la lista elettorale da cui gli iscritti sceglieranno i 5 componenti del comitato di gestione per il prossimo biennio. Non c’è una competizione, ma il desiderio di partecipare e rendere servizio ad una comunità di oltre 500 donne e uomini che vogliono accompagnare la più grande comunità cittadina, servendo da apripista per un modo nuovo di essere parte attiva della società. I loro nomi: Arcangelo Lazzari, S.Elia; Teresa Biasco, Commenda; Maria Zullino, Commenda; Antonio Caforio, Perrino; Raho Francesco, Bozzano; Cosimo Signorile, S.Elia; Cosimo Zullino, S.Elia; Leonardo (detto Nando) Patimo, Commenda; Michele (detto Lino) Ostuni, Paradiso.