Si chiamavano Vito e Rosa Coppi, erano fratello e sorella e avevano 38 e 33 anni, l’uomo e la donna che i Vigili del Fuoco hanno trovato carbonizzati nella tarda serata di ieri, 27 maggio, nella mansarda al terzo piano dell’abitazione nel centro di Cassano delle Murge in cui i due vivevano insieme ai genitori: l’incendio, segnalato poco dopo le 20, si è rapidamente diffuso a tutto il piano e soltanto dopo che le fiamme sono state domate sono stati scoperti i corpi delle vittime. I Carabinieri, entrati nell’abitazione dopo la bonifica e la messa in sicurezza dell’area da parte dei pompieri, avrebbero trovato una lettera che induce a pensare che si sia trattato di un gesto volontario che affonda le radici nel profondo malessere psicologico vissuto da Vito e Rosa.
Fratello e sorella, che presentavano un quadro clinico complesso, erano soli in casa: la madre si trovava in un ospedale di Bari per accudire il marito e padre dei due, ricoverato per problemi di salute. Stando a quanto riferito in prima battuta, l’intero nucleo familiare era seguito dai Servizi Sociali del Comune di Cassano.
Marina Poci