Un giovane ristoratrice di Ceglie Messapica, Arianna Urgesi di 29 anni, costretta alla dialisi per una grave insufficienza renale, ha ricevuto un rene dal papà Raffaele che è risultato compatibile proprio quando la situazione stava precipitando.
Il trapianto è avvenuto presso il Policlinico di Bologna la scorsa settimana. Arianna e il papà ora stanno bene.
“Ho iniziato la dialisi e nel frattempo il medico mi ha consigliato di venire a Bologna, al Sant’Orsola, per cercare la strada del trapianto”, racconta Arianna. “Mentre i test svolti sulla madre non hanno dato risultati incoraggianti, papà Raffaele è risultato idoneo e compatibile: “È stata una grande gioia. Per i miei figli farei questo e altro”.
Dopo il diploma all’istituto alberghiero Arianna ha iniziato a lavorare nel locale di famiglia, L’Antico Arco: un’osteria dedicata ai prodotti tipici, dove si occupa della sala e dell’accoglienza. Due anni fa ha anche dato alla luce una bellissima bambina, Amélie.
Da tempo, però, Arianna conviveva con un’insufficienza renale cronica. E quindi con controlli costanti, prima ogni sei mesi e poi sempre più ravvicinati, ogni tre. Fino a giugno, quando la situazione si è complicata.
La scorsa settimana Raffaele ha quindi donato uno dei suoi reni ad Arianna.
L’intervento, eseguito dal professor Matteo Ravaioli, rientra nella maratona di 11 trapianti portati a termine in appena sette giorni nell’ambito del programma di Trapianto di rene diretto dal professor Gaetano La Manna. Grazie alla collaborazione della Terapia intensiva post chirurgica diretta da Antonio Siniscalchi e dell’Anatomia Patologica diretta da Antonietta d’Errico e allo sforzo di tutto il personale tecnico e infermieristico, in totale 6 uomini e 5 donne da qualche giorno hanno la prospettiva di una nuova vita.