«La criminalità organizzata pugliese, sfruttando i canali di approvvigionamento sia nazionali, sia esteri, sovrintende ai flussi di droga che provengono prevalentemente dal versante Adriatico, transitano per la Regione e sono orientati verso le piazze di spaccio nazionali o estere». È un passaggio della relazione della Direzione Investigativa Antimafia relativa al primo semestre 2021. «Restano consolidati – spiega la Dia – i rapporti con le consorterie criminali albanesi che rappresentano un importante fonte di rifornimento di marijuana, eroina, droghe sintetiche di provenienza asiatica e cocaina importata in Albania dai narcos colombiani».
Per esempio San Severo, spiega la Dia, «si confermerebbe epicentro delle dinamiche criminali della provincia per il ruolo strategico assunto nel traffico degli stupefacenti con proiezioni anche extraterritoriali grazie ai forti legami con la camorra, la ‘ndrangheta e la criminalità albanese». A Carapelle, invece, sempre nel Foggiano, «è stato individuato un sodalizio composto da pregiudicati locali ma anche di nazionalità magrebina, capace di introdurre nel territorio nazionale ingenti quantitativi di hashish provenienti dalla Spagna e di smistarli nell’intera provincia di Foggia e in alcuni territori della Campania e della Lombardia». La Dia evidenzia anche «il ruolo strategico del porto di Brindisi per gli scambi illegali non solo con l’area balcanica ma anche con la Grecia, la Turchia ed il bacino orientale del Mediterraneo per quanto attiene l’introduzione nel territorio italiano sia di sostanze stupefacenti, sia di prodotti di contrabbando contraffatti commercializzate come manifattura made in Italy e destinati al mercato comunitario».