Un bacio all’indirizzo dei manifestanti, prima di chiudersi alle spalle la porta della Sala Giunta di Palazzo di Città: attimi di forte tensione si sono vissuti nella tarda mattinata di oggi, 6 febbraio, quando una rappresentanza di operatrici, donne vittime di abusi e sindacalisti che avevano partecipato alla manifestazione contro la chiusura del Centro Anti Violenza Crisalide e chiedevano di assistere alla conferenza stampa indetta dall’amministrazione Marchionna, è stata respinta dal vicesindaco, Massimiliano Oggiano, con un bacio che aveva tutta l’aria di essere una provocazione e, secondo alcuni, persino un insulto alle ragioni portate in piazza oggi.
Immediati sono stati i fischi dei presenti, che al grido di “vergogna” hanno poi abbandonato la Sala Giunta.
Amarezza e disappunto sono stati espressi dal segretario generale della Cgil, Antonio Macchia, che, visibilmente sconcertato dal gesto di Oggiano, è sbottato dicendo “Sbeffeggiano i cittadini, è una cosa che non si è mai verificata in una sede istituzionale. A questo punto siamo noi a non voler avere più nulla a che fare con questa istituzione”.
Iniziano intanto ad arrivare le prime reazioni politiche all’increscioso episodio: i consiglieri comunali Lino Luperti e Michelangelo Greco, definendo “atto gravissimo” quanto accaduto e “figura ingombrante ed ormai inaccettabile” il vicesindaco, chiedono le dimissioni immediate di Oggiano, che “ha offeso platealmente (e davanti alla stampa) vittime di soprusi e testimoni di storie di violenza che funestano la nostra società … proprio in un momento in cui in Italia si discute su come combattere questi fenomeni mettendo in campo ogni iniziativa possibile, mentre a Brindisi “si tagliano posti di lavoro, si riducono i servizi sociali e si offendono le donne con il bacio sessista del vicesindaco”. Un frecciata è indirizzata anche al primo cittadino Marchionna: “Aver rivolto in maniera provocatoria un bacio a donne vittime di violenza ed operatrici sociali rappresenta una provocazione inaccettabile che una persona sinceramente democratica e con ampia esperienza politica come il sindaco Marchionna non può accettare in maniera passiva”.
Marina Poci
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