Non accennano a diminuire gli appelli alla collaborazione da parte delle sorelle di Salvatore Legari, l’imprenditore edile 54enne originario di San Pancrazio Salentino, scomparso a Modena il 13 luglio scorso. Nelle scorse settimane Carabinieri, Vigili del fuoco e volontari hanno scavato con l’ausilio di unità cinofile, escavatori e ruspe nei pressi nel giardino della villetta di Lesignana nella quale nelle settimane precedenti Legari aveva effettuato lavori di efficientamento energetico e dove, il giorno della sparizione, si è recato per recuperare gli attrezzi da lavoro e riscuotere dai proprietari committenti il compenso pattuito. Ulteriori ricerche sono state compiute a Sassuolo, nelle vicinanze del fiume Secchia, nei pressi del luogo dove è stato ritrovato il furgone Citroen Jumpy a bordo del quale l’uomo si è allontanato il 13 luglio. Secondo quanto riferito da fonti confidenziali, al momento il telefono dell’imprenditore, che ha smesso di squillare il giorno successivo alla scomparsa, non è stato ancora ritrovato, così come non appare chiaro se il mezzo di trasporto rinvenuto in luogo così distante sia stato condotto lì da lui o da altre persone.
Gli appelli dei famigliari sono rivolti in special modo a quanti possiedono sistemi di videosorveglianza privata, nel tratto di strada che collega Lesignana a Sassuolo, che possano aver catturato l’immagine del furgone di Legari, nella speranza che le immagini siano nitide quanto basta a identificare chi era alla guida.
La Procura di Modena starebbe procedendo contro ignoti per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione. I Carabinieri, su delega dei magistrati, dovrebbero riprendere le ricerche a stretto giro.