In centinaia al duomo di Lecce per Julie, che amava i cani e la filosofia

Il rettore di Unisalento, Fabio Pollice, in segno di cordoglio aveva rinviato a data da destinarsi tutti gli eventi universitari già programmati. Tramite il Consolato si era messo in contatto con la famiglia immediatamente, provvedendo persino all’acquisto dei biglietti aerei per mamma, papà e fratello, che ieri, 26 ottobre, ha incontrato in rettorato. Era presente anche alla messa in ricordo celebrata nel duomo, insieme al sindaco Carlo Salvemini, ad alcuni assessori, alle amiche e agli amici, ai professori e a moltissimi studenti, silenziosi e rispettosi, che si sono riuniti in preghiera per salutarla.
Lecce è sgomenta per la morte di Julie Tronet, la studentessa universitaria francese in Erasmus, di appena ventuno anni, che la sera del 19 ottobre si era recata al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi per denunciare una violenza sessuale e domenica 22 è stata trovata priva di vita, impiccata ad un’anta dell’armadio, nella casa del quartiere San Pio che condivideva con un altro studente.
Nella stanza sono stati ritrovati un biglietto destinato ai genitori, nel quale manifestando il dolore per l’abuso subito e l’impossibilità di sopportarlo, Julie ha spiegato alla famiglia le ragioni della sua tragica decisione. Accanto al biglietto, che non è ancora stato consegnato ai genitori, il referto dell’accesso al Fazzi. Julie, spaventata e disperata, ha rifiutato di sottoporsi alla visita ginecologica e agli altri esami di routine, necessari ad acquisire tutti gli elementi utili a dimostrare l’abuso.
Un diciannovenne di Ceglie Messapica è stato iscritto nel registro degli indagati per istigazione al suicidio e violenza sessuale. Quando gli è stato sequestrato il telefono, ha rilasciato dichiarazioni spontanee dicendo di avere consumato con la ragazza un rapporto consensuale.
La squadra mobile della questura di Lecce, intanto, continua gli accertamenti su delega della Procura.
Ieri è stato svolto l’esame autoptico, al termine del quale il perito incaricato, il dottor Alberto Tortorella, ha dichiarato che sul corpo della ragazza non ci sono segni di colluttazione. Occorrerà un po’ di tempo per gli esiti degli esami di laboratorio.
Julie Tronet era quella che si definisce una studentessa modello, una ragazza sensibile e delicata, appassionata di cani e di Agility, sport che praticava son da piccola con i suoi animali. Studiava Filosofia, il programma di scambio con l’università Sorbona le avrebbe consentito di conseguire un titolo valido in Italia e Francia, là dove domani potrà tornare, per riposare in quella pace di cui a Lecce non ha potuto godere.
Marina Poci