In Puglia dati Covid ancora alti. L’ordine dei medici: “Misure più restrittive”

I numeri dell’epidemia in Puglia sono ancora alti e in controtendenza rispetto ai dati nazionali, di conseguenza si dovrebbero valutare misure più restrittive per la regione. Lo rileva Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici e dell’Ordine dei medici di Bari. Nella settimana che si è chiusa ieri, a livello regionale, fa sapere l’Ordine dei medici di Bari, si sono registrati 9.711 nuovi contagi, contro i 9.069 della settimana precedente. Cresce anche il numero dei ricoveri che passa da 9.544 a 11.048 e quello dei pazienti in terapia intensiva, da 1.348 a 1.430. «L’elemento che preoccupa ancora di più è che i numeri della Puglia sono in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo a livello nazionale», dicono dall’Ordine. «Come medici – incalza Anelli – siamo molto preoccupati, per due motivi. Il primo è legato ai dati in controtendenza della Puglia, dove sembra che le misure di mitigazione non stiano funzionando quanto avremmo sperato. A questo punto si dovrebbe valutare l’adozione a livello regionale di misure più restrittive, come del resto stanno già facendo molti sindaci in autonomia». «Il secondo motivo di preoccupazione – prosegue – è legato alle difficoltà dell’assistenza per i malati non Covid in questa situazione. La pressione sugli ospedali causata dalla pandemia porta a sospendere le attività di prevenzione e a trascurare la cura per le altre patologie. Questo può risultare in un aumento dei tassi di mortalità di cui potremmo renderci conto solo un domani. Dopo la pandemia temo che, alle vittime del Covid, dovremo aggiungere quelle per le patologie oncologiche, cardiovascolari, per i traumi, per le malattie croniche curate con ritardo».



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