La Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, per il tramite della Polizia Postale, ha oscurato la pagina TikTok sulla quale il presunto boss della Sacra Corona Unita Cristian Tarantino, detenuto, erano pubblicate fotografie scattate durante le videochiamate con i familiari e post di sfida nei confronti delle istituzioni, persino dopo le ultime operazioni di polizia.
Il provvedimento segue di poche ore l’applicazione nei suoi confronti, da parte del Ministero della Giustizia, del 41/bis, ossia del carcere duro, riservato ai detenuti considerati più pericolosi. Ultima versione della pagina, attiva sino a ieri, contava oltre 650 follower ed era chiamata “Cristian Tarantino 666”, numero che nella simbologia rappresenta Satana: gestita probabilmente da parenti del detenuto, è rimasta attiva per mesi senza che la DDA potesse in alcun modo intervenire perché, per una falla che evidentemente il nostro sistema giudiziario deve tamponare, nel caso in cui non vengano commessi reati non si può intervenire. Solo ora che Tarantino viene confinato nell’isolamento del carcere duro e non può avere più alcun collegamento visivo con l’esterno, la pagina è quindi stata oscurata.
La piattaforma TiKTok sembra essere stata scelta come luogo privilegiato per far transitare i messaggi mafiosi: proprio sullo stesso social è esploso l’altro caso mediatico di questi giorni, che riguarda la criminalità organizzata brindisina, cioè la pagina contro i collaboratori di giustizia della Sacra Corona Unita, anch’essa oscurata per due volte.
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