Il rischio di perdere il privilegio di ospitare la ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo, per Taranto, è stata più che concreta: la rivelazione a sorpresa viene direttamente da Davide Tizzano, presidente del Comitato Internazionale dei Giochi, a margine dei lavori che si sono svolti negli scorsi due giorni nel capoluogo jonico con la partecipazione della Commissione di coordinamento e controllo e del Commissario straordinario del Governo, Massimo Ferrarese.
Poi, quando già si stavano esaminando le alternative a Taranto, nel giro di pochi mesi, dopo i ritardi accumulati e lo scontro istituzionale tra Governo e Regione Puglia circa la composizione del comitato organizzatore (scontro i cui strascichi non si sono del tutto esauriti), la nomina del nuovo Commissario (diventato successivamente anche Presidente del Comitato) e l’incremento della dotazione finanziaria (altri 125 milioni dal con la legge di Bilancio 2024, che si sono aggiunti ai primi 150, stanzianti nel 2022) hanno impresso una svolta importante al cronoprogramma, stabilendo una rigida scansione temporale delle incombenze tra tutti i soggetti coinvolti.
Massima soddisfazione per il pubblico apprezzamento di Tizzone è stato espresso da Ferrarese, che, sottolineando come mettere da parte le contrapposizioni tra istituzioni, politica e Comitato consenta di raggiungere “il massimo risultato”, ha dichiarato: “Sono contento che, con l’intervento del Governo e la costituzione del nuovo Comitato organizzatore, si sia riusciti a recuperare non solo il tempo perduto, ma anche la fiducia del Comitato internazionale. Perdere un evento di questo genere, non solo per Taranto ma per tutta la Puglia, sarebbe stato un errore imperdonabile, non solo per la portata della manifestazione internazionale, ma anche per i benefici di cui godranno per i prossimi decenni tutti i nostri giovani che potranno usufruire di impianti sportivi costruiti ex novo o ristrutturati grazie ai finanziamenti dei Giochi”. Il riferimento, non troppo velato, è alle dichiarazioni del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale negli scorsi giorni ha enfatizzato l’importanza degli 8 milioni di euro messi sul piatto dall’ente: somma che Ferrarese ha definito “spiccioli”, rimarcando, invece, che “i 275 milioni per l’impiantistica sportiva stanziati dal Governo sono una cosa che non accadrà mai più” e invitando la politica a fare un passo indietro e a non intralciare il lavoro del Comitato, in questo momento concentrato a lanciare entro giugno le gare per tutte le opere e soprattutto per quelle di Taranto (stadio Iacovone in primis), senza dubbio le più importanti.
La prossima riunione è fissata per il 10 aprile per dare le prime risposte su una serie di temi, ospitalità, logistica, trasporti, sicurezza.
Rispetto al tema dell’ospitalità, l’ipotesi più plausibile è quella di alloggiare i 4.000-4.500 atleti previsti dai 26 Paesi mediterranei partecipanti, con relative delegazioni, in due navi da far arrivare a Taranto e a Brindisi, mentre per la questione sicurezza l’idea è quella di chiedere un supporto al Ministero della Difesa. Quanto al nodo trasporti, invece, si dovrebbe lanciare una gara per raccogliere le offerte delle società di trasporto pubblico e privato.
Marina Poci
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