Lascia un biglietto d’addio e si allontana: ritrovato in un bosco

Nella prima mattinata di lunedì scorso un 22enne di San Pancrazio Salentino si è allontanato volontariamente da casa, su un foglio di carta ha indicato chiari intenti suicidari, pregando la moglie di assistere e curare i bambini. Il pomeriggio del giorno precedente, la domenica ha avuto un animato litigio con la moglie dalla quale ha avuto 3 figli, tutti in tenera età. Le motivazioni dell’allontanamento e i propositi espressi sono da ricondurre sia ai continui litigi con la donna, nonché alla non florida situazione economica.
Nel corso della notte preso dallo sconforto ha maturato l’idea di allontanarsi da casa, scrive una lettera con i propositi suicidari che lascia sul tavolo della cucina nella quale raccomanda alla moglie di accudire i bimbi. Quindi, la mattina presto esce di casa, la donna non si accorge di nulla pensa che il marito si è recato al lavoro, quando si avvede della lettera è ormai mezzogiorno, tenta di contattarlo telefonicamente, si accorge subito che ha lasciato il cellulare sul tavolo. Il coniuge si è allontanato a piedi, preoccupata la signora provvede subito a chiamare il suocero che insieme con alcuni parenti iniziano in autonomia la ricerca nelle campagne attorno al paese, ma invano l’uomo non si trova. Le condizioni atmosferiche non sono ottimali è tutta la giornata che piove, i parenti decidono verso le ore 14.30 di recarsi presso la Caserma di San Pancrazio Salentino e denunciare l’allontanamento del congiunto. Il comandante di Stazione e tutti i militari supportati da altre pattuglie della Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, iniziano le ricerche. Tra le inclemenze atmosferiche e il buio che sopraggiunge perlustrano le contrade periferiche di San Pancrazio. Verso le ore 16.30 rintracciano l’uomo inzuppato di pioggia e infreddolito lo hanno trovato seduto su di un sasso all’interno di una boscaglia in contrada “Caretta”. Dopo un iniziale atteggiamento di paura nei confronti dei militari acquisisce fiducia, viene tranquillizzato ed accompagnato in caserma dove viene fatto visitare da un medico, che lo ha trovato in buono stato di salute e successivamente affidato ai familiari.