
Dopo gli appelli disperati della madre Pina e della sorella Alessandra, il Consolato Generale dell’Italia a Curitiba ha garantito che le ceneri di Antonella De Rosa, la donna foggiana uccisa a bastonate in Brasile dall’ex marito e sepolta nel giardino di casa, rientreranno in Italia a cura e spese del nostro Paese. La somma necessaria al rimpatrio, ammontante a circa 30mila euro, sarebbe stata proibitiva da affrontare per la famiglia. L’operazione è possibile in quanto il delitto è stato classificato come femminicidio e questo consente al Consolato di farsi carico delle spese di cremazione e rientro.
Occorrerà, però, attendere almeno tre settimane: sul corpo di Antonella De Rosa è stata infatti disposta l’autopsia, anche al fine di verificare pienamente la versione del killer Adriano Santos, che asserisce di aver avere ucciso la donna soltanto per legittima difesa, in quanto sarebbe stata lei ad aggredirlo per prima.
Su Santos pendeva da mesi un divieto di avvicinamento alla ex moglie emesso dalle autorità brasiliane.
De Rosa, dopo la morte del padre, si era trasferita prima in Toscana, a Montecatini Terme, con madre e sorella, e poi nella regione brasiliana del Norte Catarinense, dove aveva sposato un uomo del posto.
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