Lecce-Roma, scontri tra tifosi: feriti nove poliziotti e un agente di Polizia Locale

All’indomani della partita di calcio di serie A tra Lecce e Roma, il bilancio degli appartenenti alle forze dell’ordine che hanno avuto bisogno di ricorrere alle cure dei sanitari dopo gli scontri tra le tifoserie rivali è pesantissimo: stando a quanto dichiarato da Domenico Pianese, segretario Generale del sindacato di Polizia COISP, sono 9 i poliziotti feriti, dimessi con prognosi dai 3 agli 8 giorni dopo essere stati colpiti da bombe carta e oggetti lanciati “dai soliti delinquenti travestiti da tifosi che continuano ad agire indisturbati” (così definisce Pianese i facinorosi protagonisti degli scontri). Erano occupati a presidiare un’area cuscinetto tra la tifoseria ospite e quella locale, quando un gruppo di ultras del Lecce ha tentato di sfondare il cordone per raggiungere i tifosi della Roma, aggredendoli.
È andata peggio ad un agente della Polizia Locale, investito, davanti a uno dei varchi predisposti per il controllo di viabilità e sicurezza, da un’automobile che ha divelto le transenne travolgendo il personale: trasportato immediatamente all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, è stato medicato e dimesso con una prognosi di 15 giorni. Il conducente del veicolo, un tifoso del Lecce risultato poi positivo all’alcoltest, è stato denunciato.
A proposito dei poliziotti aggrediti, Pianese ha aggiunto: “La verità è chiara: chi indossa una divisa è diventato il bersaglio della violenza, ma non possiamo e non dobbiamo rassegnarci a questa deriva. La politica non può continuare a voltarsi dall’altra parte perché se chi indossa una divisa è diventato l’oggetto di aggressioni sistematiche da parte di chi sfida lo Stato, allora è evidente che il sistema ha fallito”.
Marina Poci