L’infermiera morta alla guida di un’auto, nel Brindisino, mentre faceva ritorno a casa dal servizio «lavorava da 20 giorni alla Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica, ed è morta per un incidente in itinere mentre lasciava il lavoro e aveva fatto due notti consecutive dopo un turno settimanale piuttosto impegnativo, dato il carico di lavoro a cui vengono sottoposti i dipendenti della struttura». Lo scrivono in una nota Chiara Cleopazzo della Fp Cgil di Brindisi e Luciano Quarta dello sportello Salute e sicurezza dello stesso sindacato che specificano di aver denunciato altre volte la situazione. La ragazza si chiamava Sara Viva Sorge ed era alla guida di una Renault Twingo lungo la strada provinciale che collega San Michele Salentino a San Vito dei Normanni, quando per cause ancora da accertare ha perso il controllo ed è andata a sbattere contro un palo.
«Questa volta non si è trattato di un infortunio in un cantiere o dentro una fabbrica, ma come si dice in gergo, di un infortunio in itinere. Non per questo è meno drammatico e meno grave – aggiungono i sindacalisti – e non solleva tutta la comunità da alcuni interrogativi su una lavoratrice assunta da poco tempo subito gettata nel mezzo di una situazione lavorativa complicata». «Spesso per una unita lavorativa si arriva a gestire 10 degenti – concludono – con un carico di lavoro al limite, per questo è incomprensibile un turno di lavoro lungo e con due notti consecutive, questo sicuramente non può consentire il recupero psicofisico dovuto».
«Profondo sgomento per quanto accaduto stamattina» è stato espresso dalla dirigenza, dai dipendenti e collaboratori del presidio ospedaliero di Riabilitazione della Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica, convenzionato con la Asl di Brindisi, riguardo Sara che a quanto ricostruito aveva appena terminato il turno di notte nella struttura, a Ceglie Messapica nel Brindisino. «Ci stringiamo – è scritto in una nota della Fondazione San Raffaele – attorno alla famiglia di Sara nella consapevolezza che nessuno, purtroppo, potrà mai compensare il dolore di fronte ad una tragedia tanto grande quanto inaccettabile». Vicinanza ai famigliari è stata espressa anche dalla Asl di Brindisi: «la direzione generale esprime – si legge – il proprio cordoglio per la prematura scomparsa della giovane infermiera deceduta stamane in seguito a un incidente stradale, dopo il turno di lavoro svolto in una struttura riabilitativa di Ceglie Messapica. La Asl si stringe attorno alla famiglia di Sara, strappata troppo presto agli affetti e alla professione».