“L’Italia e Brindisi in prima fila per l’obiettivo Fame Zero nel mondo”

«Dopo decadi di progressi, fame e malnutrizione sono tornate a crescere nel mondo e il coronavirus, per la pressione esercitata sulle catene di approvvigionamento e sui produttori, soprattutto i più piccoli, rischia di peggiorare drammaticamente questa tendenza. L’accesso a cibo sano, nutriente e in quantità sufficiente è un elemento cardine per superare l’emergenza sanitaria e, nell’ottica della ripresa, è indispensabile lavorare per rendere i nostri sistemi alimentari più resilienti, sostenibili ed efficienti».
Lo ha detto l’ambasciatrice Mariangela Zappia, rappresentante permanente all’Onu, in occasione delle commemorazioni della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che ha aperto in veste di presidente del Gruppo di Amici per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione, assieme al segretario generale Guterres e al presidente dell’Assemblea Generale Bozkir.
«Il premio Nobel per la Pace assegnato al World Food Program rappresenta un riconoscimento della capacità delle Nazioni Unite di produrre risultati concreti sul terreno, in aiuto alle popolazioni più vulnerabili, e della centralità del sistema e degli strumenti multilaterali nella risposta a uno shock globale come la pandemia», ha precisato richiamando il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E sottolineando che l’Italia ne va particolarmente fiera, come partner e paese ospite del polo agroalimentare Onu e del Centro Logistico di Brindisi. «Il Food System Summit del 2021 offrirà un’occasione importante per affrontare tutti questi argomenti. L’Italia continuerà ad essere in prima fila – ha concluso – Articoleremo il nostro contributo per l’obiettivo Fame Zero in maniera sinergica e coerente con il ruolo che avremo come co-organizzatori del Global Health Summit con la Commissione Europea, nonché nell’ambito della partnership per la COP26 con il Regno Unito»