Un pensionato di 68 anni residente a Lucugnano, frazione di Tricase, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria dalle Guardie Zoofile Agriambiente Lecce e dalla Polizia Locale di Tricase per maltrattamenti e uccisione di animali: stando alle ricostruzioni, infastidito e disturbato dai tanti gatti presenti nella zona della sua abitazione, li avrebbe catturati posizionando nel proprio giardino una gabbia con all’interno bocconcini per animali. Una volta in trappola, l’uomo avrebbe torturato e ucciso per impiccagione i felini, almeno una decina dall’inizio di maggio. L’indagine è partita dalle segnalazioni dei vicini, allarmati dalle tante sparizioni di mici, che apparivano inspiegabili.
“Al giorno d’oggi, il fenomeno interessa, in chiave processuale ed in termini di conseguenze giuridiche, una dinamica in cui a farne le spese sono gli animali. Il fenomeno interessa anche le politiche criminali odierne e la disciplina della vittimologia, ambiti che nel nostro Paese hanno risentito per molto tempo dell’assenza di studi scientifici in grado di correlare il maltrattamento di animali a certe condotte antisociali, devianti, criminali o di violenza interpersonale. La crudeltà sugli animali è una sorta di preparazione a quello che può tramutarsi in violenza sull’essere umano o su un soggetto comunque più debole. Questa escalation di violenza, che spesso inizia nell’infanzia, se non individuata e “curata” sfocia in un allarme sociale che coinvolge inevitabilmente, ad un certo punto, non più solamente l’autore di reato stesso, ma tutta la collettività”, commenta il Vice Coordinatore del Nucleo di P.G. Guardie Zoofile Agriambiente- Lecce, nonché Componente la Commissione per la Prevenzione del Randagismo Regione Puglia, Dr. Pierre Luigi Trovatello.
Marina Poci
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