Mafia nigeriana: 8 arresti a Bari per traffico di sostanze stupefacenti

Un’ordinanza di custodia cautelare (in carcere e ai domiciliari), emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, è stata eseguita dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato all’alba di oggi, 28 gennaio, nei confronti di otto persone di nazionalità nigeriana e gambiana accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Il gruppo, composto principalmente da nigeriani e con base nel quartiere Libertà di Bari, avrebbe spacciato al dettaglio marijuana ma sarebbe stato anche “particolarmente attivo nella vendita all’ingrosso” di marijuana, di cui riforniva spacciatori, prevalentemente stranieri, attivi nelle piazze di spaccio di Bari (soprattutto nella centralissima piazza Umberto) e provincia e nelle province di Taranto, Matera, Salerno e Napoli.
A loro volta, gli arrestati si approvvigionavano della sostanza stupefacente da spacciatori nigeriani presenti in Germania.
L’operazione che ha portato agli arresti di oggi è stata denominata Short Nica, espressione utilizzata dai membri del gruppo per indicare i “pantaloncini”, con riferimento alla quantità di sostanza stupefacente solitamente ceduta agli spacciatori, pari a mezzo chilo.
Nel corso dell’intervento sono stati sequestrati 25 chili di droga e 1000 pasticche di tramadol, un antidolorifico oppioide noto anche come “droga del migrante” in quanto è assunto spesso dai braccianti clandestini per limitare il senso di affaticamento durante il lavoro nei campi.
Alcuni componenti del sodalizio criminale sarebbero vicini alla nota confraternita nigeriana di matrice cultista dei Black Axe-Aye, ufficialmente attivisti che mirano a riscattare la condizione di soggezione delle persone di colore nel mondo, in realtà vera e propria associazione a delinquere che opera con metodo mafioso.
Marina Poci