Malore fatale in mare per il primario del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari

Il bagno di mezzanotte si è rivelato fatale per il medico bitontino 65enne Vito Procacci, primario del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari, che ha perso la vita nella tarda serata di ieri, 21 agosto, nello specchio di mare antistante la Spiaggia della Purità, a Gallipoli. La causa della morte sarebbe stata un malore avvenuto in acqua: stando alle prime informazioni, il medico si sarebbe immerso dopo cena e sarebbe stato colto da un attacco cardiaco che ne avrebbe provocato l’annegamento. La morte è avvenuta davanti alla moglie, che ha assistito impotente a quanto stava accadendo. I soccorsi da parte dei sanitari del 118 sono stati tempestivi, ma vani: il medico è morto nonostante le manovre di rianimazione che gli sono state praticate.
Negli ultimi anni Procacci era balzato agli onori della cronaca per essere stato destinatario di una sanzione amministrativa da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Bari che gli contestava di aver fatto lavorare, durante l’emergenza sanitaria della pandemia da Covid-19, i suoi collaboratori oltre le ore di lavoro previste dalla legge, non rispettando i regolari turni di riposo. Per giustificare quanto fatto, Procacci scrisse al presidente della Repubblica Sergio Mattarella una lettera diventata virale, nella quale spiegava la necessità delle decisioni adottate nel periodo emergenziale precisando che nell’ospedale universitario barese erano state salvate circa 8.600 vite, di cui 1.600 di pazienti ventilati meccanicamente”.
“Oggi, dopo tutto l’impegno profuso da me e dalla mia meravigliosa equipe nel contribuire orgogliosamente a rendere un essenziale servizio ai cittadini, in nome del giuramento di Ippocrate e dell’articolo 32 della Costituzione, sig. Presidente le affido tutta l’amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale ad oggi faccio fatica a riconoscermi… Nei giorni scorsi io e i miei colleghi, direttori di reparti intensivistici, impegnati nel periodo Covid, siamo rimasti allibiti nell’aver ricevuto dal locale Ispettorato del Lavoro una pesante e paradossale sanzione amministrativa, che nel mio caso è pari a 27.100 euro. Tutto ciò, per aver adempiuto al nostro dovere ineluttabile di operatori sanitari durante il periodo tragico dell’emergenza Covid. Non posso negarle che mi sento profondamente ferito da un Paese che fino a poco tempo fa ci definiva eroi, insignendoci, tra l’altro, di un premio per ‘aver fatto respirare la Gente di Puglia’ e oggi ci chiama trasgressori in un burocratico quanto asettico verbale di sanzione amministrativa”.
L’intervento di Mattarella si rivelò decisivo per l’annullamento della sanzione.
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, in una nota ha manifestato il cordoglio della città per la scomparsa improvvisa del dottore: “Con profonda tristezza abbiamo appreso della scomparsa di Vito Procacci. La sua generosità, competenza e dedizione, dimostrate ogni giorno e in modo straordinario durante l’emergenza COVID-19, sono state espressioni autentiche dei più nobili valori che ispirano il giuramento di Ippocrate. Il suo altruismo e lo spirito di servizio che lo hanno sempre guidato rimarranno un esempio per tutti noi. Il mio pensiero va alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne le doti umane e professionali”.
Marina Poci
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