“Marco Pacuvio”: la “sua” scuola dedica l’aula di musica a Franco Maggio

L’aula di musica della Scuola secondaria di I grado “Marco Pacuvio” di Brindisi sarà intitolata a Franco Maggio, raffinato musicista che per decenni ha emozionato il pubblico sia nelle vesti di solista che come componente di storici gruppi. A sei anni dalla scomparsa, la Scuola Secondaria di I grado Marco Pacuvio, quella che è stata la “sua” scuola, nella quale ha svolto a lungo le mansioni di assistente amministrativo, gli dedicherà l’aula che più ricorda l’eclettica figura artistica di Franco, in un istituto per altro da sempre è votato alla musica e ad esaltare le qualità vocali e strumentali dei suoi ragazzi.
La cerimonia di intitolazione si svolgerà lunedì 11 dicembre, alle ore 15, nell’aula di musica, collocata a pianterreno dell’edificio scolastico, sulla sinistra dell’ingresso di viale Togliatti.
Alla cerimonia, fortemente voluta dal dirigente scolastico Maurizio Fino, dal direttore amministrativo Rossella De Donno, dalla vicepreside Emanuela Danese, il personale amministrativo tutto e il corpo docente, presenzieranno la moglie del musicista Gea, e i figli Michele e Pietro, che hanno ereditato dal papà la grande passione per la musica e che in una delle commemorazioni religiose hanno suonato e cantato con un nodo alla gola un brano tanto caro a Franco, “La mia libertà”.
Franco Maggio, autodidatta, faceva parte del gruppo di musicisti brindisini “Sammani’s band”, lui impegnato al piano/tastiere, affiancato dalle voci del figlio Michele e di Maria Letizia Sammarco, da Francesco Nigro alla batteria e Marcellino Sammarco al basso, un gruppo che ha allietato tantissime serate in locali di Brindisi e provincia con musica live anni 60, 70, 80 e 90.
Inoltre Franco Maggio faceva parte dell’associazione artistico musicale Futuro Musica di Brindisi, in via Vittorio Veneto, dove insegnava tastiera.
E’ sufficiente scorrere la sua bacheca Facebook per rendersi conto subito di quanto fosse apprezzato e amato sia nel mondo musicale locale sia scolastico. Oltre che da quello della famiglia, Franco era circondato dall’affetto di tantissime persone.