
Un pregiudicato 56enne di Melissano, Biagio Manni, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce con le accuse di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso, commesse in danno di commercianti e imprenditori della zona e persino del sindaco del paese, Alessandro Conte, dalla cui denuncia è partita l’indagine poi scaturita nell’applicazione di misura cautelare in carcere disposta dalla Giudice per le indagini preliminari Maria Francesca Mariano.
Il primo cittadino sarebbe stato avvicinato dal presunto estortore, pregiudicato molto conosciuto dalla gente del posto per la sua indole violenta e aggressiva, mentre si trovava con altre persone in un bar lo scorso luglio: l’uomo, in vista di una sagra organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune, gli avrebbe chiesto 500 euro come “regalo” per lui e per le famiglie di detenuti in carcere. Il 56enne aveva anche detto al sindaco di voler acquisire, tramite l’imposizione del “pizzo”, il controllo degli eventi culturali organizzati dal Comune e da associazioni del luogo, compresa la festa patronale di Sant’Antonio.
Le emergenze investigative avrebbero evidenziato che l’uomo avrebbe estorto ad altri commercianti del posto somme che oscillavano tra i 20 e i 100 euro, mentre in altri casi si sarebbe presentato più volte al giorno in bar e negozi del paese per consumare bevande o fare acquisti senza pagare.
Una delle richieste estorsive (100 euro che Manni avrebbe distribuito a 21 detenuti) è stata filmata dalle telecamere di videosorveglianza installate nell’esercizio commerciale, circostanza che ha irrobustito il quadro probatorio.
Marina Poci