Mesagne, cordoglio per la morte del maresciallo Liguori

Si è spento dopo una lunga malattia combattuta con coraggio, all’età di 48 anni, il maresciallo maggiore Agostino Liguori, napoletano d’origine ma trapiantato da anni in provincia di Brindisi. Sposato con un’infermiera mesagnese, era padre di due ragazzi.
Proprio a Mesagne aveva iniziato la sua carriera, negli anni Novanta, quindi aveva prestato servizio a Cerignola, Monopoli, Ceglie Messapica e Latiano, dove era giunto nel 2014.
Qui aveva affiancato il maresciallo Luigi D’Oria, lo stesso che da qualche giorno comanda la stazione di Mesagne e al quale era legato da un profondo affetto.
«Per me il maresciallo Agostino Ligorio è stato prima un fratello”, ricorda D’Oria. “E’ stato con me spalla a spalla fino a quando due anni addietro il cancro lo ha colpito. Congedato ha lottato fortemente per sconfiggerlo. Uomo forte, serio, leale e impeccabile. Collaboratore prezioso nei tre anni che è stato alle mie dipendenze. Con lui abbiamo condiviso tutte le fatiche giornaliere per ristabilire la giustizia a Latiano. Non si è mai tirato indietro. Mi ha sostenuto in tutte le scelte prese. Non posso dimenticare la volontà e tenacia che ha messo sul lavoro, subito accettato dai sottoposti per il suo modo coinvolgente di adoperarsi per la legalità e la sicurezza dei cittadini».
Dal primo pomeriggio di sabato, su richiesta dello stesso maresciallo D’Oria, il capitano Antonio Corvino, comandante della compagnia di San Vito dei Normanni, ha autorizzato la pattuglia fissa con lampeggianti accesi davanti all’abitazione di Liguori per tutta la serata, per omaggiarlo del contributo e sacrificio forniti.
I funerali si svolgeranno alle ore 16 di domenica presso la chiesa Madre di Mesagne.