È stata revocata la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) rilasciata lo scorso 28 ottobre per un esercizio commerciale attivo nella somministrazione di alimenti e bevande nel centro di Mesagne. La decisione è stata adottata dall’Ufficio Suap – Attività Produttive del Comune a seguito di una comunicazione pervenuta dalla Divisione Amministrativa della Polizia di Stato della Questura di Brindisi.
Il provvedimento arriva dopo un controllo effettuato venerdì 7 novembre dagli agenti del commissariato di Mesagne, nel corso del quale – come riportato nell’ordinanza comunale – sono stati trovati all’interno del locale “soggetti appartenenti alla criminalità organizzata locale”, già noti alle forze dell’ordine per “reati contro la persona e contro il patrimonio”.
Dalle verifiche documentali condotte dagli investigatori, è emerso inoltre che il socio unico della società titolare del bar sarebbe “privo dei requisiti morali, in quanto condannato con sentenze irrevocabili per diversi reati”. L’amministratrice unica, nonché titolare della Scia, risulterebbe invece “legata da rapporti di parentela con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata locale”.
Secondo quanto riportato nella nota del Comune, “dalle informazioni acquisite emerge che la medesima avrebbe consentito l’infiltrazione di elementi della malavita organizzata nella gestione dell’attività”. Una circostanza che ha portato l’amministrazione comunale a disporre la revoca immediata dell’autorizzazione e la chiusura del locale.