La Procura della Repubblica di Brindisi ha formalizzato l’ipotesi di reato di omicidio stradale nei confronti del 69enne che domenica sera, 28 settembre, si è presentato spontaneamente presso la Stazione dei Carabinieri di Francavilla Fontana, dichiarando di essere stato alla guida della Fiat Panda coinvolta nel tragico incidente che sabato 27 era costato la vita ai cugini Antonio e Gabriele Sternativo, di 26 e 20 anni.
Secondo una testimone, la Fiat Punto su cui viaggiavano i due giovani e la Panda del 69enne, anche lui francavillese, si sarebbero scontrate durante una manovra di sorpasso: a seguito dell’impatto, la Punto è finita fuori strada, scontrandosi contro un albero, precipitando in un avvallamento di circa due metri e ribaltandosi più volte.
I ragazzi sono stati sbalzati nelle campagne circostanti, morendo sul colpo. L’uomo è accusato anche di non essersi fermato a prestare soccorso.
Il PM di Brindisi Giovanni Marino potrebbe disporre accertamenti tecnici sulle due macchine e conferirà nei prossimi giorni l’incarico per l’autopsia al medico legale Domenico Urso. Intanto, le salme dei due ragazzi, sotto sequestro, si trovano presso l’obitorio dell’ospedale “Camberlingo”.
Marina Poci