L’inchiesta giudiziaria sulla morte di Viviana Delego, non si chiude, almeno per il momento: il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, che già aveva rigettato una prima richiesta di archiviazione formulata dal PM, ha deciso di non accogliere – almeno per il momento – neanche la seconda, subordinando la sua decisione a una camera di consiglio fissata per il 7 novembre prossimo.
Il giudice preliminare evidentemente ha preso in considerazione anche la seconda opposizione all’archiviazione presentata dall’avvocato Paolo D’Incecco, legale del marito di Viviana, Giacomo Cofano, supportata da una dettagliata perizia medica che evidenzierebbe possibili criticità rilevate all’ospedale Perrino relativamente alla tempestività ed all’adeguatezza del trattamento chirurgico nei confronti della donna.
Viviana Delego morì a 42 anni, il 22 dicembre 2022, dopo aver dato alla luce due gemelli. L’inchiesta, per omicidio a carico di ignoti, fu avviata dalla Procura della Repubblica di Brindisi dopo la denuncia presentata dal marito Giacomo Cofano. Una denuncia presentata dopo che lo stesso primario del reparto di Chirurgia del Perrino, Giuseppe Manca, aveva evidenziato alcune anomalie nella gestione della paziente nel reparto di Ostetricia.
La famiglia di Viviana chiede che venga affidata una nuova perizia, non di parte, che chiarisca la verità o che in alternativa vengano ascoltati sanitari del Perrino che potrebbero fornire elementi fondamentali.
Dal canto suo il PM Giovanni Marino, avvalendosi a sua volta di periti, ritiene che la vicenda della morte di Viviana Delego non debba essere esaminata in un’aula di giustizia, convinto che non ci siano responsabilità sanitarie e rinnovando la richiesta che il fascicolo sia riposto nel cassetto e archiviato definitivamente senza passare da un processo.
Gianmarco Di Napoli