Narcotraffico tra Italia e Albania: eseguiti 52 arresti, 4 nel Brindisino

A partire dalle prime luci dell’alba di oggi è stata eseguita una vasta operazione antimafia denominata “Ura”, condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari in collaborazione con le autorità albanesi, con il supporto di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana e della polizia albanese. L’azione ha portato all’esecuzione di 52 ordinanze di custodia cautelare, tra cui quattro nel Brindisino, e a sequestri patrimoniali per diversi milioni di euro.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e dalla Procura speciale anticorruzione di Tirana, ha coinvolto anche Eurojust e la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo di Roma.
I provvedimenti sono stati emessi dal Giudice per le indagini preliminari di Bari e dal Giudice del tribunale speciale di Tirana nei confronti di 12 italiani e 40 albanesi ed eseguiti nelle città di Durazzo, Scutari, Tirana, Fier, Valona, in Italia a Bari e provincia, Oria, Matera, Frosinone, Torino, Cosenza, Trento, Como, Cremona e Pomezia (Roma), nonché in Belgio.
Le indagini, avviate nel settembre 2021 e concluse nel giugno 2022, hanno evidenziato un articolato sistema criminale transnazionale dedito al traffico di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina, gestito da organizzazioni albanesi e italiane. Le attività illecite coinvolgono il movimentato traffico tra i Balcani, il Nord Europa, il Sud America e la Puglia, con rifornimenti di droga di qualità provenienti dalla Turchia e dall’America Latina.
Tra i principali risultati dell’operazione, il sequestro di oltre 255 chili di droga “pura” e di ingenti somme di denaro contante, tra cui più di 4,5 milioni di euro trasferiti illegalmente dall’Italia all’Albania. Sono stati inoltre sequestrati beni mobili e immobili, tra cui appartamenti, società, conti correnti e autovetture, sia in Italia che in Albania.
Le indagini hanno documentato un’intensa attività di riciclaggio di denaro, con transazioni illegali che coinvolgevano corrieri internazionali e autisti di autobus di linea, e hanno portato alla confisca di beni di grande valore, tra cui ristoranti di lusso, agenzie immobiliari, reti televisive e società di costruzioni.
Un elemento innovativo dell’operazione è stato l’utilizzo delle chat criptate della piattaforma Skyecc, acquisite tramite ordini europei d’indagine, che hanno permesso di decodificare messaggi e confermare le attività illecite dei gruppi criminali.
Il Giudice di Bari ha riconosciuto il “salto di qualità” delle indagini, evidenziando l’efficacia delle tecnologie avanzate e la capacità imprenditoriale dei narcotrafficanti albanesi, che gestiscono vere e proprie “holding criminali” in grado di rifornire gruppi mafiosi a Bari e nel resto d’Italia.
Tra i destinatari delle misure restrittive figurano figure di spicco delle organizzazioni criminali albanesi, tra cui membri di una potente famiglia di Durazzo, un comandante e un agente della polizia locale, un avvocato e sei autisti di autobus internazionale. Le autorità hanno anche sequestrato immobili, società e attività commerciali di grande valore.