
Nessun illecito ambientale, né corruzione nella gestione della discarica. La Corte di Cassazione ha assolto la società Formica Ambiente nel processo celebrato a Brindisi dopo gli arresti e il sequestro del 2009.
La sentenza ha affermato l’assenza di qualsiasi tipo di condotta corruttiva posta in essere da Vincenzo Fiorillo, gestore all’epoca dei fatti dell’impianto di trattamento dei rifiuti che si trova in contrada Formica. Fiorillo era stato assolto in primo grado dal traffico illecito di rifiuti, l’ipotesi di corruzione si era prescritta in Appello.I giudici d’appello avevano assolto con la formula perché il fatto non sussiste Andrea Vidori, Giuseppe Vidori e Maurizio Chiesurin, limitatamente a un capo di imputazione e al periodo che parte dal giugno 2006. Era stato anche dichiarato non doversi procedere per intervenuta prescrizione per gli stessi tre imputati per i fatti commessi dal maggio 2006, per Loris Filomena, Giovanni Birtolo, Paolo Castiglione, Vincenzo Fiorillo (amministratore della società Formica Ambiente), Francesco Spagnoletto e Cosimo Cucinelli.
L’unica condannata restava la società, per cui è stato proposto ricorso per Cassazione: il verdetto è stato un annullamento con rinvio perché il fatto non sussiste. L’indagine parlava di illeciti ambientali ruotati attorno alla gestione dell’impianto che tratta rifiuti speciali e che opera fra Brindisi e San Vito dei Normanni.