Il gip di Brindisi, Stefania De Angelis, ha disposto l’archiviazione di un’inchiesta a carico di 18 persone, tutti dipendenti del Comune di Erchie (Brindisi), accusati di assenteismo. Alcuni di loro erano stati sospesi agli inizi di febbraio, in esecuzione di una misura interdittiva subito dopo revocata. Secondo quanto emerso dopo gli interrogatori di garanzia e anche sulla base di indagini suppletive delegate alla guardia di finanza dal pm Valeria Farina Valaori, che ha poi richiesto l’archiviazione, non c’era una macchinetta marcatempo funzionante al municipio ed era impossibile quindi timbrare il cartellino anche per uscire per una pausa caffè. Molte delle “fughe” che gli investigatori avevano ritenuto “arbitrarie” erano quindi in realtà giustificate dalla causa di servizio.
Nell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza, sul presunto fenomeno dei “furbetti del cartellino” era coinvolta la gran parte dei dipendenti del piccolo centro del Brindisino: risultavano indagati anche il sindaco Giuseppe Margheriti (ora ai domiciliari nell’ambito di un’altra indagine e quindi sospeso), il vicesindaco Chiara Saracino e l’ex presidente del consiglio comunale Ivan Volpe. Le difese sono state sostenute dagli avvocati Raffaele Missere, Mario Guagliani e Vito Epifani.
“Ero convinto dell’onestà intellettuale dei magistrati che hanno esaminato la vicenda e tale conclusione mi ha dato pienamente ragione”, dichiara l’avvocato Missere.