Nuova stretta “anti-covid” in tribunale: accessi limitati con autocertificazione e processi da rinviare

Il presidente della Corte d’Appello, Lanfranco Vetrone e il procuratore generale Antonio Maruccia hanno firmato un provvedimento con cui vengono fissate linee guida da adottare sia al civile che al penale, a Lecce, Brindisi e Taranto.
E’ stabilito, per i processi, che dovrà necessariamente esservi una distribuzione per fascia oraria. Il carico di udienze dovrà quindi essere limitato. A discrezione dei giudici o su richiesta degli avvocati (e sulla base di criteri di priorità e urgenza) verranno decisi differimenti.
Non si potrà infatti in nessun caso andare oltre le 16.30 con l’attività in presenza. In materia civile continuerà ad essere privilegiata la trattazione scritta, ma solo in quelle cause dove non vi sia un bisogno imprescindibile di ascoltare parti o testimoni.
Il presidente del Tribunale di Brindisi aveva già previsto alcune norme specifiche per l’accesso all’interno della struttura. Fra queste un’autocertificazione per gli esterni, avvocati inclusi, che intenderanno entrare per urgenze varie in assenza di appuntamento prenotato. Il fine è quello di assicurare che nessuno, fra quanti varcheranno la soglia del palazzo, sia in isolamento fiduciario o sottoposto ad altro tipo di restrizioni da parte della Asl competente.
L’orario delle cancellerie sarà ridotto e contingentato, perché si privilegeranno forme di lavoro agile. Obbligatoria la mascherina, divieto di assembramenti, e misurazione della temperatura all’esterno dei palazzi di giustizia.



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