Sarà interrogato oggi nel carcere di Brindisi Antonio Tafuro, il ragazzo di 27 anni che nella notte tra venerdì e sabato scorsi ha ucciso il padre Franco con una coltellata. Sempre oggi il pm Luca Miceli affiderà l’esame autoptico al medico legale Antonio Carusi.
L’autopsia sarà ininfluente al fine della definizione della pena in sede processuale: Tafuro ha infatti raccontato di aver colpito il padre con un solo fendente, con un coltello da cucina, per difendere il fratello più piccolo dalle ire del genitore. Sarebbe stato poi egli stesso a soccorrerlo e non ha tentato di fuggire.
Il delitto è avvenuto in un’abitazione di via Favia, al rione Cappuccini, priva di energia elettrica. La lite tra il padre e il fratello più piccolo sarebbe nata perché quest’ultimo lo infastidiva con la luce del cellulare a letto.
Antonio ha colpito il padre Franco con un coltello da cucina che è stato poi trovato, insanguinato, sul pavimento.
Il ragazzo è accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. Per chiarire la vicenda saranno decisive l’autopsia e la testimonianza del fratello più piccolo.