Sono bastate meno di dodici ore ai Carabinieri di Casarano per rintracciare e fare confessare il killer del pregiudicato 32enne di origini marocchine Antonio Amin Afendi (nella foto), freddato con tre colpi di pistola esplosi da un’auto in corsa nella mattinata di ieri, 2 marzo, nel centro della città: si tratta di Lucio Sarcinella, di 27 anni, anche lui di Casarano, che ha amnesso l’omicidio davanti ai pubblici ministeri Giovanna Cannarile (per la dda) e Rosaria Petrolo.
Ha riferito ai Carabinieri di avere ucciso Afendi perché lo stesso ripetutamente minacciava la sua famiglia e, in particolare, la moglie. L’ultimo episodio di minacce si sarebbe verificato, secondo quanto sostenuto da Sarcinella, proprio ieri mattina. A quel punto l’uomo, accompagnato da un amico di Matino la cui posizione si sta ancora vagliando, si è recato in una zona di campagna per recuperare una pistola occultata tempo addietro, ha rintracciato Afendi in centro e gli ha sparato, inviando alla moglie un messaggio in cui le chiedeva scusa per l’omicidio commesso.
Le minacce sarebbero da inquadrarsi nelle tensioni dovute alla lotta per la successione scatenatasi a Casarano dopo la morte di Augustino Potenza (boss della SCU ucciso nel 2016 nel parcheggio di un supermercato), a cui Sarcinella era molto vicino. Afendi era il compagno della vedova di Potenza e veniva ritenuto dagli investigatori proprio il successore del capoclan ucciso.
Sarcinella si trova al momento nel carcere di Lecce, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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