Omicidio di Corato: fermati i presunti killer e la moglie della vittima

Sarebbero due fratelli di 18 e 22 anni, con precedenti di polizia, due delle tre persone che nel tardo pomeriggio di ieri, 16 dicembre, nel quartiere Cep di Corato, hanno sparato contro i fratelli Nicola e Michele Mansi, uccidendo il primo e ferendo gravemente il secondo: i due giovanissimi sono stati fermati e condotti nel carcere di Trani con le accuse di omicidio, tentato omicidio e porto illecito di arma da sparo. Fermata per tentato omicidio anche la moglie della vittima, che era per strada insieme ai due obiettivi dei presunti killer e, dopo che Nicola Mansi è stato attinto dai proiettili, ha raccolto la pistola del marito e ha inseguito i due fratelli, sparando contro di loro.
Michele Mansi, che ha raggiunto il Pronto Soccorso dell’ospedale di Corato autonomamente ed è poi stato trasferito d’urgenza al Di Venere di Bari, sarebbe stato operato nella notte e verserebbe in gravi condizioni, tanto che la prognosi resta riservata.
La Procura della Repubblica di Trani ha evidenziato come fondamentali per le indagini siano state le immagini della videosorveglianza della zona, mentre di scarsa utilità ai fini della identificazione dei sue giovani si sarebbero rivelate le testimonianze raccolte dagli investigatori. Nel corso del sopralluogo, svolto dalla Sezione Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri, sono stati repertati numerosi bossoli, di diverso calibro, esplosi dalle armi utilizzate nel corso della sparatoria, non rinvenute né sul posto né nella disponibilità delle persone fermate.
Gli investigatori mantengono ancora stretto riserbo sul movente dell’agguato, ma le prime indiscrezioni trapelate farebbero propendere per un regolamento di conti a seguito di una lite familiare.
Marina Poci