
La Corte d’Appello dei Minorenni di Lecce ha accolto l’istanza di concordato sulla pena presentata dalla difesa di Luigi Borracino, il killer reo confesso del 19enne di Francavilla Fontana Paolo Stasi, condannato in primo grado a vent’anni di reclusione: la pena complessiva per Borracino, minore all’epoca dei fatti, è stata rideterminata in sedici anni di reclusione.
La famiglia della vittima, presente alla lettura del dispositivo e assistita dall’avvocato Domenico Attanasi, non ha ritenuto di esprimersi in merito al trattamento sanzionatorio, la cui valutazione è rimessa esclusivamente all’autorità giudiziaria procedente.
Stasi fu ucciso a Francavilla il 9 novembre 2022 sull’uscio della sua abitazione di via Occhibianchi: Borracino lo freddò con due colpi di pistola a causa di un debito di circa 5mila euro che la vittima e sua madre, Annunziata D’Errico, avevano accumulato nei suoi confronti per il consumo di hashish e marijuana. Presso la Corte d’Assise di Brindisi si avvia alla conclusione il processo alle persone coinvolte nel reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, del quale Borracino risponde in concorso con la madre di Stasi e altre cinque persone. Nello stesso processo risponde di concorso in omicidio Cristian Candita, che accompagnò il killer presso l’abitazione di via Occhibianchi.
Con la sentenza odierna si rileva positivamente il raggiungimento di uno snodo decisivo nell’accertamento dei fatti da cui è scaturita la morte di Paolo Stasi, anche con riguardo alle circostanze aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.