Oria, morte del madonnaro Vitale: pena ridotta in appello

Riqualificazione dei reati e conseguente riduzione della pena: è stato condannato a sei anni di reclusione il 24enne senegalese senza fissa dimora Mamadou Lamin che l’11 ottobre del 2021 in viale Oronzo Quarta a Lecce aggredì il madonnaro 69enne di Oria Leonardo Vitale per sottrargli i contanti che gli aveva visto riporre in un trolley. Vitale (che aveva pochissimo denaro con sé, appena 37 euro) morì sei giorni dopo all’ospedale Vito Fazzi, per le conseguenze della grave emorragia cerebrale sviluppatasi durante la caduta provocata dall’aggressione. In primo grado il giovane, che aveva scelto il rito abbreviato, era stato condannato a una pena di nove anni (i capi di imputazione erano omicidio preterintenzionale e rapina). Il processo di appello, conclusosi con la più lieve condanna a sei anni, è stato celebrato per i delitti di morte come conseguenza di altro reato e furto con strappo. Lamin ha sempre sostenuto di non avere avuto intenzione di uccidere Vitale, ma soltanto di volerlo derubare, in quanto affamato da giorni.
Intanto martedì 24 è stato presentato a Lecce il libro di Anna Maria Andriani “Dal cielo … per le vie del mondo. Leonardo Vitale e l’arte madonnara”, scritto in ricordo dell’artista, molto amato in tutto il Salento. Una pietra di inciampo posta sul luogo dove avvenne l’aggressione è stata benedetta dal sacerdote Don Mauro Carlino.

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