La Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi Vilma Gilli, nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi nella mattinata di ieri, 7 agosto, ha convalidato l’arresto di Marco Mola, 26 anni, il giovane residente a Pezze di Greco accusato di essere stato alla guida della Mercedes che dopo la mezzanotte del 5 agosto scorso ha investito e ucciso il 25enne di san Vito dei Normanni Andrea Catamerò all’uscita di un lido sulla complanare tra Ostuni e Fasano, senza fermarsi a prestare soccorso: il giovane, nei confronti del quale è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, risponde di omicidio stradale aggravato dalla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (è infatti risultato positivo ai test per cocaina e cannabinoidi) e di omissione di soccorso.
Mola si è avvalso della facoltà di non rispondere, confermando comunque quanto già dichiarato ai poliziotti del Commissariato di Ostuni, ovvero di non essersi reso conto della presenza della vittima sul ciglio della strada a causa della scarsa luminosità della zona.
Fondamentali per l’identificazione del presunto omicida sono state le testimonianze degli amici di Catamerò, che sono riusciti, nonostante lo shock, a memorizzare parte della targa della Mercedes che ha investito il ragazzo, consentendo ai poliziotti di individuarne il proprietario e raggiungerne l’abitazione appena tre ore dopo l’accaduto. Sull’automobile vi sarebbero ammaccature compatibili con un violento impatto.
Intanto, tra oggi e domani la PM della Procura della Repubblica di Brindisi Livia Orlando, titolare dell’inchiesta, conferirà l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia, mentre la sindaca di San Vito dei Normanni, Silvana Errico, ha annunciato il lutto cittadino per il giorno in cui sarà celebrato il funerale.
Catamerò, diplomato presso l’istituto Giorgi di Brindisi, lavorava per una società che effettua rilievi stradali ed era appassionato di consolle da DJ e di droni. Tutti lo ricordano come un ragazzo gentile, educato e profondamente legato agli amici e alla famiglia (la madre, insegnante di scuola primaria, e il padre, pensionato).
Marina Poci
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