Ostuni, scioglimento del Consiglio: davanti al Tar tra due mesi

Sono stati concessi due mesi di tempo al ministero dell’Interno per consegnare l’intera documentazione relativa alla procedura che nel dicembre scorso portò allo scioglimento del Consiglio comunale di Ostuni (Brindisi) per presunti condizionamenti da parte della criminalità organizzata. La decisione è contenuta in un’ordinanza collegiale istruttoria emessa dal Tar del Lazio nell’ambito di un ricorso proposto da alcuni degli ex amministratori del noto centro turistico pugliese.

I giudici amministrativi, premettendo «che le doglianze spiegate dai ricorrenti possono essere meglio apprezzate in sede di merito, anche alla luce della mancata produzione di alcuni documenti necessari per decidere», hanno osservato che agli atti «sono presenti unicamente il decreto presidenziale di scioglimento del comune e contestuale nomina della commissione straordinaria del 27 dicembre 2021, unitamente alla relazione del Ministro dell’interno del 14 dicembre 2021 e alla relazione della Prefettura: quest’ultima, però, è parzialmente oscurata».

Al fine di assicurare l’effettività del diritto di difesa dei ricorrenti, il Tar ha ritenuto che «si rende necessario acquisire l’intera documentazione relativa alla procedura in esame, priva di oscuramenti e completa di tutta la documentazione alla stessa allegata, e in particolare: la relazione del Prefetto di Brindisi; gli atti di nomina della commissione di accesso; gli atti relativi all’attività compiuta dalla predetta commissione». Documenti, tutti, che dovranno essere depositati in versione integrale e privi di omissis entro il termine di sessanta giorni. Già fissata il 23 novembre prossimo l’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso.