
La PM della Procura della repubblica di lecce Maria Vallefuoco ha disposto una perizia informatica sullo smartphone del 18enne idruntino che, all’alba del 23 gennaio scorso, dopo aver inviato un messaggio telefonico alla fidanzata e ad alcuni amici, uscì dalla propria abitazione per raggiungere in scooter il Castello Aragonese di Otranto e buttarsi nel vuoto dalle mura a ridosso della Torre Matta: lo scopo è quello di ricostruire le sue ultime drammatiche ore di vita e tentare di comprendere se vi siano stati eventi che abbiano potuto scatenare o accelerare il gesto estremo.
Nel fascicolo, aperto per istigazione al suicidio contro ignoti, è stata depositata la nomina del consulente di parte dei famigliari, Luca Mercatanti, esperto di indagini informatiche, che potrà assistere alle operazioni peritali di estrazione e analisi di tutti i contenuti del dispositivo, posto sotto sequestro.
Stando alle informazioni trapelate, si dovrebbe iniziare a procedere nei prossimi giorni.
Sul corpo del giovane, descritto dagli amici come uno studente modello e un ragazzo solare e disponibile, il medico legale Alberto Tortorella ha già svolto l’autopsia.
Marina Poci