È stata temporaneamente tamponata la carenza di organico nell’ospedale pediatrico di Bari Giovanni XXIII, che nei giorni precedenti al Natale aveva scatenato una vibrante protesta dei genitori di bambini con malattie metaboliche. Alla contestazione aveva partecipato anche il consigliere regionale di Azione Fabiano Amati ed è stato Amati stesso, nella giornata di ieri, ad annunciare la parziale risoluzione del problema: “Per fronteggiare la grave crisi dell’unità operativa di malattie metaboliche dell’ospedale Giovanni XXIII, denunciata meritoriamente dai genitori con un presidio di protesta svoltosi nei giorni scorsi, il Policlinico di Bari ha disposto l’assunzione di tre pediatri. Questi andranno a operare in Pronto soccorso, così da trasferire due medici già in servizio presso l’unità operativa di malattie metaboliche. Circa la tempistica: dei tre medici chiamati dalla graduatoria, uno ha dato la disponibilità a prendere sevizio dal 1° aprile, un altro dovrà comunicare a brevissimo la data di decorrenza della disponibilità e per il terzo sono in corso le procedure di chiamata, considerata la rinuncia alla chiamata di un altro medico in posizione utile”.
Resta in piedi la questione, non secondaria, e per la quale Azione ha già presentato un emendamento alla pdl Omnibus (il cui esame è già fissato per l’8 gennaio), del procedimento di trasformazione del Giovanni XXIII di Bari in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS): “Perché in Puglia non possiamo avere un ospedale pediatrico come il Gaslini, Bambin Gesù, Meyer ecc.? Cosa abbiamo di meno? Nulla. Basta solo impegnarsi e farlo. È necessaria una vigorosa iniziativa riformatrice, per agganciarlo all’eccellenze italiane e sganciarlo dagli ingranaggi arrugginiti dell’attuale organizzazione”, dichiara Amati.
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