Un infermiere è stato aggredito questa mattina, 5 giugno, all’interno del reparto di Psichiatria dell’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi.
Lo riferisce la presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Brindisi, Paola De Biasi, che spiega che al momento “l’infermiere è ricoverato in prognosi riservata” e sono in corsi accertamenti clinici dopo l’aggressione.
A quanto si apprende, l’uomo è stato colpito da un paziente, ricoverato nel reparto, con un pugno al volto. L’OPI di Brindisi esprime “profonda solidarietà al collega aggredito e ribadisce il proprio impegno nel tutelare la sicurezza e la dignità di tutti gli infermieri operanti sul territorio”. Lo stesso Ordine comunica che “ha immediatamente deciso di costituirsi parte civile a difesa del professionista coinvolto, lanciando un chiaro segnale di contrasto a ogni forma di violenza nei confronti degli operatori sanitari, che svolgono quotidianamente un ruolo essenziale con competenza e dedizione”.
“Questo ennesimo episodio di violenza – riferisce Paola De Biasi – è inaccettabile e ci impone di agire con fermezza. La sicurezza degli infermieri deve essere una priorità assoluta e non possiamo tollerare che chi dedica la propria vita alla cura venga esposto a simili rischi. Siamo al fianco del collega aggredito e di tutti gli operatori sanitari”. L’OPI denuncia “gravi carenze strutturali e organizzative all’interno del reparto di Psichiatria che compromettono la sicurezza non solo degli infermieri, ma anche dei pazienti. È urgente intervenire con verifiche tecniche”.
Per questo “sollecita la direzione aziendale a istituire un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (Rspp) e l’Ordine professionale per trovare soluzioni efficaci e condivise”.