Agenti della Sezione Polizia Postale di Brindisi hanno arrestato un uomo di 29 anni, residente a Brindisi dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi.
L’uomo molestava e minacciava con condotte persecutorie una donna con cui aveva avuto una relazione e il padre di questa. L’arrestato era stato già colpito dalla misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dalla donna e dal padre, con divieto di comunicare con la donna, anche in forma scritta, a mezzo telefono o della rete internet.
Ma l’uomo, non accettando la fine della relazione con la donna, ha postato su Facebook messaggi ingiuriosi e di minaccia nei confronti dell’ex compagna e dei suoi familiari, pubblicando le foto del figlio minore contro la volontà della madre, sapendo di contrariarla e giungendo ad aggredire fisicamente il padre di lei investendolo con la sua autovettura e provocandogli lesioni con prognosi di 20 giorni, causando nella donna uno stato di stress e inducendola a modificare le proprie abitudini di vita, temendo di uscire di casa e di incontrarlo.
Per tali motivi già nell’aprile dello scorso anno il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi, aveva emesso nei confronti dell’uomo l’ordinanza di divieto d’avvicinamento.
Nonostante il provvedimento, l’uomo aveva continuato a vessare l’ex compagna, inviandole sul suo telefono cellulare messaggi, anche vocali, ingiuriosi e contenenti minacce di morte nei confronti della donna e di suo padre. Tali messaggi giungevano anche mentre la donna si trovava in Tribunale durante un’udienza del Procedimento Penale a carico dell’indagato. Pertanto, sulla scorta delle ripetute trasgressioni alle prescrizioni della misura in atto, il GIP del Tribunale di Brindisi ha sostituito il divieto d’avvicinamento con la misura più grave degli arresti domiciliari.